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28.08.2025 - 12:00
Istituto comprensivo di Cittadella
Il mondo della scuola a Cittadella si trova davanti a una sfida che nessuna manutenzione o progetto culturale sembra in grado di risolvere: la crisi demografica. Negli ultimi anni l’Istituto Comprensivo, che raccoglie quattro scuole dell’infanzia, cinque primarie e la secondaria di primo grado, ha perso circa 300 alunni, scendendo a quota 1500 iscritti complessivi. Un trend in calo che colpisce soprattutto i plessi delle frazioni, costringendo Comune e scuola a un continuo sforzo di adattamento.
Per fronteggiare la situazione l’amministrazione comunale ha puntato su servizi aggiuntivi e sostegni concreti. A Laghi, ad esempio, il doposcuola per la prima classe primaria è interamente finanziato dal Comune, mentre per le altre classi vengono coperti i corsi di inglese e l’attività motoria. Alcune associazioni affiancano le scuole con doposcuola dedicati sia agli alunni della primaria che della secondaria, con attenzione particolare agli studenti più fragili (BES e DSA).
Gli investimenti riguardano anche trasporti, mense e manutenzioni: due nuove mense sono state realizzate alla scuola media e a Pozzetto, mentre sono in corso interventi di efficientamento energetico con sostituzione di caldaie e illuminazione.
Non mancano i contributi economici per i progetti scolastici, come le iniziative per il Giorno del Ricordo che hanno portato a una premiazione da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un fiore all’occhiello resta l’indirizzo musicale della scuola secondaria, più volte premiato in concorsi nazionali. Ma l’offerta formativa è ampia: dalle visite alla Biennale di Venezia alle uscite a Caorle con attività ambientali, fino agli incontri con personalità del territorio come la Tenente di Vascello Sofia Berto, ex allieva dell’Istituto.
Per il nuovo anno scolastico 2025/26 sono in arrivo altre novità: l’estensione del doposcuola ai plessi ancora scoperti e il nuovo servizio di posticipo per la scuola dell’infanzia fino alle 18, che sarà presentato il 2 settembre in Torre di Malta.
«Il nostro impegno per la scuola è costante – sottolinea l’assessore alla Cultura Paola Geremia –. Investiamo in servizi, manutenzioni, progetti culturali e sostegni alle famiglie, perché crediamo che la scuola sia il cuore della comunità. Tuttavia, il nodo demografico resta irrisolto: nonostante gli sforzi, i numeri calano e questo mette in difficoltà l’intero sistema scolastico. È necessaria una riflessione più ampia, che coinvolga istituzioni e famiglie, per restituire prospettive al nostro territorio».
La vera emergenza, dunque, non sta nei servizi ma nei numeri: senza bambini, anche le scuole più attrezzate rischiano di svuotarsi.
Elena Scapin
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