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Le minoranze all'attacco della giunta: «Nel 2024 solamente ordinaria amministrazione»

Critiche di Castelfranco in merito alla mostra sull'architetto Preti

Le minoranze all'attacco della giunta: «Nel 2024 solamente ordinaria amministrazione»

Durante l’ultimo consiglio comunale, l’opposizione non ha risparmiato critiche all’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco Marcon nel 2024. In particolare, la coalizione Castelfranco Merita ha giudicato fallimentare la mostra “Studiosi e libertini. Il Settecento nella città di Giorgione”, realizzata in occasione dei 250 anni dalla morte dell’architetto Francesco Maria Preti. Troppo costosa in rapporto ai visitatori paganti è l’accusa, come ribadito dal capogruppo Sebastiano Sartoretto: «Quasi 200mila euro di spesa con 1987 visitatori paganti e 701 gratuiti. Non si possono sperperare i denari così». Gli fa eco il consigliere Alessandro Boldo, che dopo aver confrontato le mostre precedenti, costate di meno e con percentuali simili di visitatori, ha affermato: «Sono numeri che dimostrano il fallimento della mostra su Francesco Maria Preti. Per fare mostre interessanti dal punto di vista culturale, ci vuole meno marketing e più sforzo progettuale».

La mostra non è stata tuttavia l’unico motivo di scontro. Commentando il rendiconto 2024, le opposizioni liquidano l’azione della maggioranza come normale amministrazione, come Maria Gomierato (Noi la Civica): «In questo 2024 si poteva fare meglio, si poteva fare di più, si poteva fare diversamente. Lo abbiamo detto in tanti». Pensiero condiviso da Vittorio Lago (Punto d’Incontro): «Castelfranco è un comune che per certi aspetti lavora bene, per altri manca di visione. Gli interventi realizzati nel valorizzare Castelfranco come una città che ha qualcosa in più rispetto alla stragrande maggioranza dei comuni risultano raffazzonati e disallineati tra loro». Più critico Gianni Fiscon (Castelfranco civica): «Il 2024 è stato un anno drammatico per molti cittadini di Castelfranco. Abbiamo visto decine di migliaia di euro spesi per casette natalizie, fuochi d’artificio e una mostra fallimentare, dopo aver detto agli alluvionati che non c’erano fondi per un ristoro, neanche simbolico. Sarebbe stato opportuno avere un profilo più basso». (l.s.)

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