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Baruffe castellane: scontro acceso su mozione per gli agenti di scorta di Falcone e Borsellino, si sfiora la rissa tra sindaco e opposizione

Scontro acceso in consiglio comunale: tensioni su mozioni sospese e politica dei numeri instabili

Rissa sfiorata consiglio comunale

L’ultimo infuocato consiglio comunale di Castelfranco ha visto lo scontro tra la maggioranza e le forze di opposizione su diversi temi, dai finanziamenti post-alluvione al tema della cementificazione. La miccia che ha fatto deflagrare gli animi è stata tuttavia la sospensione, decisa dalla maggioranza, della mozione presentata dal consigliere Diego Giovine, per l’intitolazione di un parco ai poliziotti morti nel 1992, durante il servizio di scorta a Falcone e Borsellino. Le minoranze compatte commentano: «La maggioranza ha deciso di votare la sospensione della votazione aggrappandosi ad un cavillo del regolamento, interpretandolo faziosamente. Si tratta di un fatto mai accaduto in consiglio comunale in oltre 40 anni, un gravissimo precedente che di fatto limita arbitrariamente la funzione del consigliere comunale, con grave vulnus all’esercizio democratico dei suoi compiti». Una sospensione, commenta l’opposizione, dettata dal tentativo di mantenere in piedi una maggioranza, che si appoggia su un unico voto in più rispetto alla minoranza. Al termine del consiglio, si è poi sfiorato il confronto fisico tra il sindaco Marcon e il consigliere di minoranza Alessandro Boldo. Dopo le prime schermaglie verbali, «il sindaco si è scagliato contro il consigliere Boldo sotto lo sguardo esterrefatto di tutti i consiglieri. Una pagina nera, la più nera della storia politica e democratica di Castelfranco Veneto» conclude l’opposizione. (l.s.)

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