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Minoranza
09.12.2025 - 07:43
Fine dell'anno, tempo di bilancio comunale. E anche a Castelfranco, come già accaduto in passato, la corsa verso l'approvazione del previsionale si è tradotta in un tour de force di commissioni convocate a ritmo serrato.
Una scelta che ha riacceso le tensioni con le minoranze, che lamentano l'impossibilità di esaminare la mole di documenti consegnati poche ore prima delle sedute e la scarsa disponibilità degli assessori a rispondere ai quesiti posti.
L'apice dello scontro si è raggiunto giovedì 27 novembre, quando la richiesta di chiarimenti sui contributi per l'asilo nido avanzata da Maria Gomierato (Noi la Civica) era rimasta senza replica. Di fronte al silenzio della giunta, i consiglieri di opposizione si sono alzati, abbandonando l'aula in segno di protesta. Un gesto che, spiegano, non è che l'ultimo capitolo di un atteggiamento ritenuto poco rispettoso da parte della maggioranza.
«I documenti ci arrivano a ridosso delle commissioni – sottolinea Sebastiano Sartoretto, capogruppo di Castelfranco Merita – e non c'è il tempo materiale per studiarli e intervenire in modo serio. Inoltre spesso gli assessori non sanno rispondere alle nostre domande, limitandosi alle relazioni degli uffici. Che senso ha, allora, convocare le commissioni?».
Nel mirino dell'opposizione anche il capitolo Imu. Il Comune prevede l'esenzione solo per le attività penalizzate da lavori pubblici comunali protratti per più di sei mesi. «Così si prende in giro la gente – insiste Sartoretto – perché restano fuori interventi che hanno causato comunque grossi disagi. Bisogna includere anche i cantieri non comunali e ridurre la soglia: due mesi di chiusura possono già mettere in ginocchio un'attività».
La maggioranza respinge le accuse, difendendo l'impianto del bilancio, ricordando gli investimenti sull'asilo nido (610mila euro per la nuova struttura in via Enego) e i limiti imposti dalla normativa per l'esenzione Imu. (l.s.)
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