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Lutto in città

Castelfranco. Addio a Roberto Quintavalle, l'avvocato del caso Iole Tassitani

Perugino di nascita, castellano d'adozione, fu anche presidente del Conservatorio Steffani

Roberto Quintavalle

Castelfranco piange l’avvocato Roberto Quintavalle, scomparso qualche settimana fa all’ospedale di Castelfranco dopo una breve malattia. Aveva 80 anni ed era una figura molto conosciuta e stimata in città, non solo per la sua lunga carriera forense, ma anche per l’impegno culturale e la profonda passione per la musica. Nato a Perugia il 1° maggio 1945, amava definirsi “di origine etrusca”. Laureatosi in Giurisprudenza a soli 21 anni, arrivò in Veneto negli anni Settanta, stabilendosi prima a Vicenza e poi a Castelfranco. Il suo primo incarico fu come liquidatore all’agenzia Generali, esperienza che precedette l’apertura dello studio legale Quintavalle. Civilista e penalista – quest’ultima la sua prima e più profonda vocazione – ricoprì anche per alcuni anni l’incarico di vicepretore a Castelfranco e fu presidente dell’Ordine degli avvocati del tribunale di Treviso. Il suo nome è legato in modo indelebile alla vicenda di Iole Tassitani, probabilmente il più efferato delitto avvenuto a Castelfranco. Quintavalle seguì la famiglia fin dalle prime ore del sequestro, nel dicembre 2007, diventando il punto di riferimento umano e giuridico in uno dei momenti più drammatici per la comunità.

Non era solo il nostro avvocato, era come un padre” ricorda commossa Luisa Tassitani, sorella di Iole. Un’esperienza che lo segnò profondamente e che raccontò nel libro “La mia verità”, nel quale non nascose dubbi e perplessità su alcuni aspetti del caso. “Roberto c’è stato sempre – aggiunge Luisa – anche dopo, quando i riflettori si sono spenti”. Accanto alla toga, Quintavalle ha coltivato per tutta la vita un amore sconfinato per la musica, in particolare quella lirica. È stato presidente del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco, fondatore dell’Associazione Amici della musica lirica “Mario del Monaco” e ideatore dell’omonimo concorso, svoltosi per dieci edizioni in città. Per oltre trent’anni ha fatto parte del coro polifonico di Salvarosa, spesso presentandone le esibizioni più sentite, come quelle del Mercoledì Santo in Duomo. Roberto Quintavalle lascia la moglie Patrizia, la figlia Cecilia, pianista e funzionario dell'ufficio produzione dello Steffani, il genero Andrea, musicista e docente, e la nipote Frida. La famiglia ringrazia il personale medico, infermieristico e oss dell’Ospedale di Comunità di Castelfranco e il Centro servizi alla persona “Domenico Sartor” per la professionalità e l’umanità dimostrate.

Leonardo Sernagiotto

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