A Cavarzere il via all’affidamento per uno studio di fattibilità. Il sindaco Aggio: “Rimaniamo contrari, i nostri cittadini hanno dimostrato di pensarla come noi”
Sindaco Aggio
Mentre Cavarzere tira dritta sulla strada della fusione, a Cona si tira il freno a mano. A chiarirlo è il sindaco Alessandro Aggio, rispondendo alle istanze del gruppo di opposizione “Insieme per Cona” che recentemente è tornato a pungolare sul tema. “Dal Comune di Cavarzere apprendiamo che in data 27 dicembre scorso il sindaco Munari ha dato il via all’affidamento di uno studio di fattibilità per la fusione dei comuni di Cavarzere e Cona, compreso il sondaggio anche nel Comune di Cona, stanziando una cifra di 15mila per tale studio di fattibilità. Chiediamo quindi al sindaco Aggio se era a conoscenza di questa iniziativa e di dare urgente informazione ai cittadini di Cona, che su tale argomento si erano già espressi” scrive a mezzo Facebook il gruppo. E il sindaco Aggio non si tira indietro rispetto alla richiesta di chiarimenti: “Il Comune di Cavarzere sta semplicemente portando avanti quanto detto in campagna elettorale e sono pienamente legittimati a fare tutti gli studi che credono – commenta -. Noi da parte nostra restiamo convinti che le fusioni abbiano senso se le due entità sono paragonabili in termini di grandezza, altrimenti si tratta di annessione. Quindi rimaniamo contrari a una fusione con un comune ben più grande e siamo confortati in questo dal fatto che i cittadini di Cona hanno dimostrato di pensarla come noi in base all’esito del nostro sondaggio. Non stupisce però il passo di Cavarzere, perché stanno semplicemente tenendo fede a quanto detto nella loro campagna”. Aggio non chiude però definitivamente la porta: “Una rivoluzione così grande deve essere quantomeno portata al vaglio degli elettori – chiarisce -. Noi siamo stati eletti senza che nessuno sollevasse questo tema, che non compare nel nostro programma. Un percorso così netto e importante per la vita di un ente amministrativo quantomeno deve essere discusso alle urne, per cui vedremo alla prossima tornata e, se sarà ancora il caso, se ne potrà parlare”. Giorgia Gay
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