Amministrazione. Intervista al sindaco di Cona Alessandro Aggio: “Stiamo facendo i salti mortali per poter partecipare ai bandi del Pnrr, con grandi difficoltà”
Cona
Probabilmente Cona non potrà ricevere i fondi del bando destinato alla città metropolitana perché sfora la soglia dell’indice di vulnerabilità, ma il Comune non ha intenzione di lasciarsi sfuggire l’opportunità. Gli ostacoli sul cammino sono molti: l’ultimo, in ordine di tempo, è il rischio di esclusione dai fondi erogati alla città metropolitana, in quanto Cona sarebbe penalizzata dall’indice di vulnerabilità. Ne abbiamo parlato con il sindaco Alessandro Aggio. Dopo i problemi con i fondi della rigenerazione urbana, poi risolti con uno stanziamento extra dal governo, ora questa nuova tegola per i comuni. Cosa succede a Cona? “Stiamo facendo i salti mortali per poter partecipare ai bandi del Pnrr, con grandi difficoltà. Abbiamo saputo che probabilmente il Comune di Cona non potrà ricevere i fondi del bando Pnrr destinato alla città metropolitana perché sfora la soglia dell’indice di vulnerabilità. Cona in sostanza è nella “metà migliore” della classifica per lo 0,02. Per quell’inezia si rischia di perdere fondi importanti. Da un lato fa piacere sapere che a Cona si sta bene e che siamo oltre la metà della classifica, dall’altro lato però sembra una beffa”. Cosa avreste fatto con i fondi Pnrr? “Volevamo completare la sostituzione dei vecchi lampioni con i nuovi e poi la sostituzione del pulmino diesel e la sostituzione con l’impianto fotovoltaico sul tetto della tribuna”. Che sarebbero tutte cose utili in tempi di caro bollette. Da questo punto di vista avete visto un rialzo? “Sì. È stato leggermente attenuato dal fatto che abbiamo cambiato i led e questo ci ha aiutato, ma ora stiamo attendendo la bolletta del gas e siamo preoccupati. Abbiamo visto il Dl Energia che prevede fondi per gli enti locali: certo le cifre non sono nulla ma già il fatto che se ne parli va bene, e speriamo che arrivi qualcosa”. Il Pnrr quindi non sta dando quello che vi aspettavate? “Sta dando assolutamente quello che si sospettava, facendo in modo di aiutare solo alcune aree del Paese. Lo abbiamo visto anche con la rigenerazione urbana. In questo caso la città metropolitana di Venezia aveva deciso di fare progetti diffusi, ma il Ministero ha detto era necessario stanziare le risorse in base all’indice di vulnerabilità. Ecco che molti comuni vengono tagliati fuori”. Ha sbagliato la città metropolitana? “Non ha sbagliato, ha sperato che si potesse gestire in questa maniera. Dopodiché queste regole un po’ assurde del Ministero hanno fatto sì che si arrivasse a questo finale. Me li immagino a Roma: ‘quali sono i fattori che avvantaggiano i comuni del Sud? Mettiamoli a comporre questo indice di vulnerabilità’. Ma è una storia vecchia come il mondo”. Giorgia Gay
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter