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Società
10.03.2025 - 12:38
Nelle scorse settimane nel campo sportivo di Cantarana di Cona è avvenuto un grave fatto che ha scosso l’ambiente sportivo provinciale. In seguito ad un rigore concesso agli ospiti durante la gara Cona Calcio Giovani contro Nuovo San Pietro, l’arbitro, un diciassettenne, della sezione padovana dell’associazione italiana arbitri, è stato vittima di un violento attacco da almeno tre giocatori del Cona. A quanto risulta da referto, atterrato con una testata è stato poi colpito da violenti calci mentre la sua condotta arbitrale veniva gravemente ingiuriata da un dirigente della squadra di casa.
Il sindaco Alessandro Aggio, appresa la notizia, ha contattato il giovane arbitro per esprimergli la solidarietà della comunità di Cona e lo ha invitato al prossimo consiglio comunale per dedicare a Cristian un riconoscimento morale dopo questa brutta pagina di sport. Per il sindaco di Cona Aggio “si tratta di un ragazzo non ancora maggiorenne che da Piove di Sacco si muove per le provincie di Padova e Venezia in motorino per inseguire una passione e permettere a tutti gli appassionati lo svolgimento delle partite delle serie giovanili. È assurdo finire in ospedale in questo modo, ci sono persone che non hanno assolutamente compreso le dinamiche di fratellanza e di civiltà che lo sport trasmette”.
“Come amministrazione comunale in questi anni abbiamo organizzato incontro con le scolaresche per il primo soccorso, per l’affettività, per i primi apprendimenti del codice della strada - sottolinea il primo cittadino di Cona Alessandro Aggio. Dopo quanto accaduto mi confronterò con l’associazione arbitri per organizzare degli incontri anche in tema sport e rispetto dell’avversario”. Il sindaco mette in rilevo come il Comune sia anche da tempo impegnato a monitorare insieme alle famiglie comportamenti violenti o che sconfinano nel bullismo da parte dei ragazzi anche negli ambienti scolastici del territorio.
Nel veneziano infatti va detto come il fenomeno dei comportamenti violenti da parte di e contro minorenni come in altre parti d’ Italia sia in costante aumento. Oltre al tradizionale bullismo sono tanti al giorno d’oggi anche gli atti di cyberbullismo, in cui i ragazzi e ragazze si ritrovano dileggiati sui social o sulle chat dei coetanei. Per questo diversi Comuni all’interno dell’area del territorio metropolitano di Venezia hanno anche organizzato incontri con genitori, psicologi, specialisti e anche agenti della Polizia Postale per monitorare il fenomeno e capire quali strategie mettere in atto per contenerlo e prevenirlo e sanzionarlo.
Alessandro Abbadir
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