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Cona (VE). Aumenta il costo in bolletta per la raccolta dei rifiuti, scatta la protesta

Opposizione di centrosinistra all’attacco in queste settimane

Aumenta il costo in bolletta per la raccolta dei rifiuti, scatta la protesta

Il servizio di raccolta Veritas

Il sindaco Alessandro Aggio: “I Comuni turistici hanno costi più alti per la differenziata, che si spalma anche sui virtuosi"

Scoppia la protesta del gruppo di opposizione di centrosinistra “Cona partecipazione Civica” sulla questione dell’aumento della tariffa dei rifiuti da parte di Veritas. Ad andare all’attacco del sindaco di Cona Alessandro Aggio è direttamente il capogruppo dell’opposizione Antonio Bottin. “Nel 2025 - dice Bottin - ci troveremo a pagare quasi il 10% in più per il servizio rifiuti, per la precisione +9,59%. È il massimo aumento consentito da Arera, e purtroppo è stato applicato interamente”. Bottin va nel dettaglio del salasso in arrivo per i cittadini del Comune di Cona. “Lo svuotamento dei bidoni - sottolinea - passa da 5,308 euro a 6,776. Diminuiscono anche gli svuotamenti minimi. Una famiglia di 3 persone ne aveva 8, ora solo 7. Le utenze non domestiche passano da 15 a 9 svuotamenti”. Ma non solo. “Per il 2025 è stata introdotta una novità - continua Bottin - nel 2025: un canone annuo di 20 euro per il servizio verde, più 3,50 euro per ogni svuotamento del bidone. L’amministrazione comunale dirà che è “colpa di Arera”. Ma noi chiediamo da anni, senza essere mai ascoltati, l'attivazione della Commissione Ambiente, che coinvolga direttamente l’operatore Veritas. Così non si può andare avanti”. Duro il commento finale e la presa di posizione del centrosinistra su questa situazione. “Questi continui aumenti - dice Bottin - colpiscono famiglie e attività che fanno già fatica a pagare, con il rischio concreto che aumentino abbandoni di rifiuti lungo strade e fossi. E alla fine a pagare saranno sempre i cittadini”. Una risposta alle accuse delle opposizioni arriva direttamente dal sindaco di Cona Alessandro Aggio che è categorico. Aggio sottolinea che la colpa non è certo dei Comuni. “ I Comuni - precisa il sindaco di Cona - non hanno più alcuna voce in capitolo riguardo la tariffazione. Questa viene calcolata secondo parametri indicati da Arera. L’unica cosa che può fare il Comune è chiedere sempre meno servizi. Il fatto che nella Città metropolitana di Venezia paghiamo il fatto che ci sono realtà come Venezia, Jesolo e Chioggia, realtà che sono città turistiche (che fanno quindi una differenziata non ottimale) e per il caso di Venezia, complesse da pulire. Quindi il servizio è costoso. Fatto bene, ma costoso. Cona paga quanto, ad esempio Saccolongo (Pd) che però ha il doppio degli abitanti che abbiamo noi”. Insomma la questione pare essere chiara a detta di Aggio. Siccome le tariffe sono uniformate su tutto il territorio metropolitano, le realtà che più costano e sono complesse come quelle turistiche, alla fine si spalmano i maggiori costi della loro raccolta differenziata sulle tasche dei cittadini dei Comuni più piccoli o che quei problemi non li hanno. 

Alessandro Abbadir

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