Scopri tutti gli eventi
natalità
28.09.2025 - 04:19
“Dei 38 alloggi comunali disponibili, 15 sono inutilizzati: 9 sfitti e 6 da recuperare dopo lo sfratto”.
“In un’Italia che invecchia e si svuota, il calo demografico non è solo una questione nazionale: è una responsabilità che ricade anche sulle amministrazioni locali”. A fare un’analisi della situazione del Comune di Cona dal punto di vista demografico, dopo quella fatta dal sindaco Alessandro Aggio, è anche il consigliere di minoranza di centrosinistra Antonio Bottin. “I dati parlano chiaro - dice. Secondo il dossier 2025 della Fondazione per la Natalità, il desiderio di avere figli è ancora vivo tra gli italiani, ma viene soffocato da ostacoli economici e sociali, tra cui la mancanza di servizi per l’infanzia, l’accesso alla casa e la precarietà lavorativa. Nel nostro Comune, questa crisi demografica si manifesta con forza. Eppure, anziché affrontarla con politiche concrete a sostegno delle famiglie, si continua a investire in progetti lontani dalle reali esigenze del territorio. È emblematico il caso del centro per migranti in Albania, costato circa 71 milioni di euro e rimasto praticamente inutilizzato. Una cifra che avrebbe potuto finanziare asili nido, doposcuola, e magari accelerare lo studio di fattibilità per l’asilo nido a Cona, atteso da anni”.
A Cona, per Bottin ci sono famiglie in fuga e servizi assenti. “Le giovani coppie non restano dove mancano i servizi. Se non trovano asili, doposcuola, spazi sicuri per crescere i figli, si trasferiscono altrove. E con loro se ne va anche la possibilità di costruire una comunità viva e sostenibile. Il risultato? Un territorio che si svuota, mentre gli alloggi popolari si degradano. Dei 38 alloggi comunali disponibili, ben 15 sono inutilizzati: 9 sfitti e 6 da recuperare dopo lo sfratto. Un patrimonio immobiliare che potrebbe offrire soluzioni abitative a famiglie in difficoltà, ma che resta abbandonato”.
Su immigrazione e lavoro: serve integrazione, non slogan, per Bottin. “Nel frattempo le aziende agricole, non trovando manodopera locale, si affidano a cooperative che impiegano lavoratori extracomunitari. Questi, stabilizzandosi nel territorio, acquistano case disabitate e diventano parte della comunità. È inutile fingere che la loro presenza sia un fenomeno transitorio. Sono qui, lavorano, vivono, e meritano politiche di integrazione: corsi di lingua, dialogo interreligioso, inclusione scolastica. Non servono annunci roboanti sulla riduzione delle migrazioni, ma azioni concrete per una convivenza pacifica”.
Insomma, per il consigliere ed ex candidato sindaco Antonio Bottin, le soluzioni per affrontare la crisi demografica ci sono: “sono di medio lungo periodo e devono essere spiegate ai residenti senza facili slogan, spesso irrealizzabili”. Alessandro Abbadir
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516