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Impianto di stoccaggio di gpl: accuse incrociate tra Pd e Casson

incontro pigozzo chioggia
incontro pigozzo chioggiaL’impianto di stoccaggio di gpl, in costruzione in Val Da Rio, infiamma lo scontro politico. Il Partito Democratico e il sindaco, Giuseppe Casson, ormai ai ferri corti dallo scorso gennaio, non se le mandano a dire in merito alla nuova costruzione. Se, da un lato, il primo cittadino Giuseppe Casson dimostra piena disponibilità e tende la mano alle forze di opposizione per fare sinergia al fine di bloccarne la costruzione, dall’altro si susseguono attacchi al vetriolo tra le due fazioni ex alleate. Il Pd, in sostanza, ha accusato il sindaco di non aver fatto abbastanza per evitare l’avvio dei lavori a tempo debito. Anzi, l’accusa mossa a Casson è quella di aver appoggiato l’iter autorizzativo, che sarebbe iniziato sotto la precedente amministrazione targata Romano Tiozzo. Questo, secondo i democratici. Ma Casson ha prontamente respinto ogni addebito, mostrando la prova di una e-mail in cui un assessore del Pd sarebbe stato opportunamente reso edotto, nei tempi e nei modi adeguati, dei passaggi burocratici atti ad autorizzare l’impianto di stoccaggio. Insomma, uno scambio di accuse incrociato che, purtroppo, non aiuta a fare chiarezza. Sulla questione è intervenuto, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio Regionale, Bruno Pigozzo. “Si tratta — ha affermato Pigozzo — di un intervento che pur avendo ricevuto una serie di benestare è incompatibile con la residenzialità, l’operatività del porto e con la nascente attività crocieristica. Per Chioggia sarebbe un triplice colpo mortale. La popolazione è giustamente preoccupata di vedersi realizzato, a due passi da casa, un impianto di stoccaggio enormemente più grande di quello attuale con tutte le prevedibili conseguenze negative sulla qualità della vita e dell’ambiente che ne deriverebbero. Non è inoltre accettabile questa operazione destinata a mortificare sul nascere l’espandersi delle attività del porto commerciale e della crocieristica minore, che è attualmente in fase di sviluppo”. Pigozzo ha quindi chiesto alla giunta chioggiotta di “farsi parte attiva per trovare una soluzione alternativa presso la capitaneria di Porto ed il Ministero dello Sviluppo Economico”. Andrea Varagnolo
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