Gianni Pagan era stato il primo presidente del Consorzio di promozione turistica ConChioggiaSI nel 1994.
Sarà Gianni Pagan il nuovo presidente del Consorzio di promozione turistica ConChioggiaSI e guiderà per i prossimi tre anni questa associazione che conta attualmente 120 soci. Le 4 associazioni che guidano il Consorzio (Gebis, Cisa camping, Ascom, Chioggia yacht group) hanno scelto Pagan, noto imprenditore nel campo balneare e nella ristorazione, che subentra a Silvia Vianello. Per Pagan si è trattato di un ritorno a capo di questo organismo di promozione turistica di cui era stato il primo presidente nel 1994. “Abbiamo dato continuità al lavoro che era in corso -, spiegano Gianni Boscolo Moretto (Gebis) e Leonardo Ranieri (Cisa), - perché sul tavolo c’erano importanti progetti aperti sulla promozione, sull'ammodernamento degli impianti e sull’accoglienza, con risorse per oltre 1.100.000 euro a beneficio delle imprese aderenti, a fondo perduto per l’80%, messe a disposizione dall’Europa e dalla Regione. Poi abbiamo concordato sulla necessità di rinnovare la presidenza e l’idea di tutti è caduta su Pagan, figura di esperienza e di profonda conoscenza del settore”. Gianni Pagan, che è stato in passato anche presidente di Gebis (gestori balneari) e al vertice dell’Apt, l’azienda di promozione turistica, crede fortemente nelle potenzialità del Consorzio e nella necessità di lavorare affinché ci sia una maggior unità di intenti per lo sviluppo del turismo in tutto il territorio. “Il Consorzio ConChioggiaSI - sottolinea il neo presidente - l’ho visto nascere e la stessa passione che misi allora per farlo decollare, la metterò ora, in un momento difficile per il comparto, stretto da rincaro delle materie prime e dai costi dell’energia. Ho esperienza nel settore e sono affiancato da persone di altrettanta esperienza, quindi ci sono tutti i presupposti per lavorare bene. Il mio obiettivo è di ricucire i rapporti con tutte le sigle economiche della città, fare sintesi e poter lavorare tutti nella medesima direzione. Credo nel dialogo e nelle porte aperte”. Eugenio Ferrarese
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