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Chioggia: l’Ufficio del Giudice di Pace per il momento non si tocca

Il presidente Salvatore Laganà viene rassicurato dal primo cittadino Armelao che si impegna nella celere gestione e risoluzione delle note problematiche

L’Ufficio del Giudice di Pace di Chioggia, per il momento, non si tocca. A stabilirlo, in maniera formale, è il Tribunale Ordinario di Venezia con una nota del 22 luglio dopo che lo stesso Tribunale, 48 ore prima, aveva formulato istanza di revoca. A fare cambiare idea al Presidente del Tribunale Salvatore Laganà sono state le rassicurazioni arrivate dall’Amministrazione Comunale di Chioggia che, per tramite del sindaco Mauro Armelao, ha scritto a Laganà garantendo la celere gestione di problematiche che rendono il servizio “claudicante da troppi anni”. Nel ristretto lasso di tempo intercorso tra le comunicazioni (come detto due giornate) erano arrivate le pesanti critiche del PD locale, che attraverso la voce di Jonathan Montanariello si era spinto a definire  la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Chioggia un atto d’accusa all’amministrazione comunale di destra e alla stessa Regione Veneto. “Nelle motivazioni, il presidente del Tribunale fa riferimento a ripetuti episodi di malfunzionamento a causa della strutturale carenza di organico” dichiara Monatanariello, sottolineando poi come non siano stati sufficienti gli appelli, le riunioni e le richieste al Comune di garantire il personale idoneo all’ufficio giudiziario. Clima che nei toni sembra proiettato alla imminente campagna elettorale delle Politiche di settembre. “L’indifferenza dell’amministrazione di destra – proseguiva Montanariello - nei confronti di un servizio importante per i cittadini e l’intera comunità, va di pari passo con quella della maggioranza in consiglio regionale. Esattamente un anno fa, il 16 luglio 2021, il Partito Democratico ha presentato il progetto di legge numero 80 per assegnare contributi regionali annuali ai Comuni e alle Unioni di Comuni per coprire il 50 per cento delle spese di funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace. La maggioranza non ha mai voluto discutere quel progetto pur essendo le somme da destinare ai comuni, complessivamente molto esigua”. Anche in ragione della scongiurata chiusura, la replica del primo cittadino è stata altrettanto decisa. “Inutile fare polemiche – ha affermato - Queste cose vanno seguite con serietà e umiltà. E questo è il risultato. Ringrazio a nome della città di Chioggia il Presidente del Tribunale di Venezia dottor Laganà, un uomo delle Istituzioni che ha dimostrato ancora una volta quanto tiene alla Giustizia. Ora come Amministrazione faremo tutte le procedure per sistemare la situazione interna del personale carente, anche in vista di un pensionamento, lavoreremo per aumentare i servizi alla cittadinanza evitando i viaggi a Venezia. Faccio presente che proprio a maggio abbiamo fatto bando per mobilità, segno inequivocabile dell’attività posta in essere dal sindaco e dall’amministrazione per mantenere il servizio del giudice di pace”. Luca Rapacciuolo
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