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10.10.2023 - 05:43
Il dibattito politico locale, copioso e animato da mesi, è per forza di cose influenzato anche da logiche di partito. Per non fare svanire l’attenzione su temi e soprattutto obiettivi che interessano Chioggia e i suoi cittadini, abbiamo fatto una chiacchierata con chi in consiglio comunale rappresenta la “corrente civica”, in particolare Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo Chio di Energia Civica. Si inizia con il tema della sostenibilità ambientale, cavallo di battaglia della campagna elettorale di Rossi e dell’intero gruppo che lo sostiene. “In tema di cambiamenti climatici, - risponde Roberto Rossi - ogni piccola realtà può fare la propria parte, può adottare misure per il contenimento dei consumi energetici e promuovere nei confronti della propria comunità di riferimento, iniziative concrete per un serio approccio culturale al problema della sostenibilità ambientale (pannelli solari, PUMS – Piani urbani per la mobilità sostenibile, accesso democratico alla produzione e consumo di energia). Ci sono tante cose che una pubblica amministrazione attenta può fare, ci permettiamo di dire che a distanza di due anni dal suo insediamento, al di là di piccoli ed estemporanei interventi, non ci sembra di cogliere azioni significative in questa direzione”. Chiediamo quindi quanto il peso della politica influenzi le decisioni a dispetto di iniziative e proposte di natura civica. “Abbiamo potuto costatare come la tanto decantata filiera politica (Comune, Regione e Governo) – è la risposta - non abbia ottenuto i grandi risultati proclamati in campagna elettorale, solo qualche piccolo risultato per qualche specifica categoria economica ma nulla di più. Noi ci eravamo proposti in campagna elettorale e lo abbiamo confermato nel Consiglio di insediamento dell’attuale maggioranza, che il nostro approccio era privo di schemi mentali di appartenenza e abbiamo ribadito che la nostra azione politica era incentrata solo ed esclusivamente per ragionare sulla Chioggia del futuro”. La ricetta giusta per dare una vera svolta, nelle parole di Rossi e Boscolo, è quella del focalizzare l’attenzione sui grandi temi che interessano il territorio e che possono avere effetti nei decenni a venire. “Quale Chioggia vogliamo sia rappresentata fra dieci o vent’anni? Questa è la risposta alla tanto abusata richiesta di amare la propria città, e per farlo bisogna liberarsi da lacci e laccioli che limitano l’agire politico quotidiano, bisogna avere il coraggio di affrontare le grandi questioni che tengono ingessata la crescita della nostra città. Bisogna uscire dalla gestione ordinaria e dell’emergenza continua che restringe l’ambito operativo di qualsiasi amministrazione e cominciare a pensare un po’ più in grande, (non solo in termini di merchandising). Pensavamo di poter costruire e lavorare con l’amministrazione su alcune scelte importanti ma come dice il proverbio per sposarsi bisogna essere in due e ci siamo scontrati con la logica di appartenenza che attanaglia tutti i partiti. Questo non significa che noi siamo contro i partiti, sono uno fra i corpi intermedi della società più importanti, però questo non deve precludere la possibilità di fare ragionamenti seri con coloro i quali hanno posizioni diverse. La politica, quella seria, è fatta per trovare i giusti equilibri non per escludere a priori questa possibilità”. Luca RapacciuoloEdizione
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