Il consigliere regionale Jonathan Montanariello sulla mostra The Mystery Man: “Troppo costosa, soldi che potevano essere spesi per aiutare le famiglie”
La mostra The Mistery Man divide non solo credenti e scettici, ma anche la politica locale. L’evento, organizzato presso la chiesa di San Domenico e aperto al pubblico fino al 7 gennaio prossimo, sta riscuotendo un discreto successo di pubblico. L’intento dichiarato dell’amministrazione comunale è quello di offrire un motivo in più per il turista di visitare Chioggia, oltre che accrescere lo spessore dell’offerta culturale della città. Non è dello stesso avviso il Partito Democratico locale che, attraverso le parole di Jonathan Montanariello, punta il dito sui costi legati all’esposizione e la non fruibilità della chiesa. “Con ben quattro determine ed una delibera di giunta, risulta che l’importo utilizzato ad oggi da parte del Comune di Chioggia, quindi fondi pubblici, per ospitare la mostra del The Mistery Men che si trova a San Domenico è di 180.000 euro circa – tuona il consigliere regionale, che poi aggiunge - senza considerare le numerose lamentele ricevute da chi credeva di poter utilizzare quel luogo sacro per matrimoni già preventivati e messe”. Lo scontro è ancora più duro quando l’esponente del Pd risponde al sindaco che sottolinea l’alto valore culturale e umano della mostra. “Dico al sindaco – prosegue - che il suo mestiere è capire i cittadini arrabbiati perché hanno i topi sotto casa e il verde che non viene tagliato, come dichiarato dall’amministrazione, per motivi economici. Bisogna ricordare ad Armelao che il suo ruolo è amministrare la città, non fare il broker di eventi all’interno dell’istituzione religiosa. Deve capire tutti i cittadini che affronteranno l’aumento anche quest’anno del costo della mensa scolastica, in un momento di crisi storica generale in cui si fa sempre più fatica per arrivare a fine mese. Questo, diciamo al sindaco, non è valore cristiano? Aiutare le famiglie che sono in difficoltà è secondario?” La critica mossa da Montanariello, dunque, è incentrata sulla scelta di utilizzare i fondi per l’evento piuttosto che per i cittadini in difficoltà. Se l’obiettivo della mostra era anche quello di fare riflettere il visitatore, si può dire che sia pienamente centrato. Dove stia poi la ragione, è questione di fede (politica).
Il sindaco Armelao risponde: “Dispiace che il consigliere non abbia capito l’alto valore della mostra”
Armelao
Alle polemiche sollevate da Jonathan Montanariello risponde senza tanti giri di parole il sindaco Mauro Armelao, che vede in “The Mystery Man” una mostra in grado di suscitare grandi emozioni. “Dispiace, anche se non mi sorprende, - afferma il primo cittadino - che il consigliere comunale Montanariello non abbia capito l'alto valore culturale e umano di questa mostra. L'intreccio sottile che unisce l'uomo della Sindone con il nostro Cristo di San Domenico, che è come un pugno nello stomaco per quanti si trovano faccia a faccia con le due opere che sembrano guardarsi mischiando amore e sofferenza. Basta parlare con quanti l'hanno già visitata questa mostra per capire quanto riesca ad emozionare”. Il primo cittadino ricorda come anche lo stesso vescovo Monsignor Giampaolo Dianin abbia concesso gli spazi della chiesa di San Domenico definendo l’esposizione: "una mostra che colpisce e commuove e che interroga chi crede e chi non crede". Il numero dei visitatori per il momento sembra testimoniare la grande curiosità suscitata dall’evento che dopo la chiusura del 7 gennaio 2024, verrà riproposto a New York. “Mi sento di invitare il consigliere comunale a visitare la mostra, a lasciarsi guidare in questo percorso storico, culturale ma anche profondamente umano – aggiunge Armaleo - di lasciarsi interrogare ed emozionare davanti a questo Uomo del mistero che dopo secoli riesce ancora a scandalizzare con la sua croce. Forse il segreto per comprendere appieno quest'opera è proprio far cadere preconcetti e futili posizioni politiche di basso profilo che a poco servono se non a perdere l'occasione per arricchirsi anche interiormente”. Luca Rapacciuolo
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