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A Chioggia una collaborazione per aiutare in concreto le fasce più deboli della popolazione

chioggiaSIGLATO PROTOCOLLO D'INTESA SOCIALE

Ha una durata di tre anni ed è rinnovabile per ulteriori tre anni su valutazione dei risultati. L’assessore Marangon: “Facendo rete nel territorio possiamo monitorare le situazioni di disagio”

Il Comune di Chioggia vuole fare sempre di più per le fasce più deboli della cittadinanza. Per questa ragione a partire dal mese di ottobre è stato siglato un protocollo d’intesa con la Lega Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani Cgil) di Chioggia in materia di politiche sociali.Nel concreto, si tratta di un documento finalizzato a promuovere la collaborazione tra l'ente pubblico e il Sindacato pensionati per definire azioni necessarie per sopperire ai bisogni delle fasce più vulnerabili della popolazione dellacittà. L’accordo piace a Sandro Marangon, assessore alle Politiche sociali del Comune. ”Questo protocollo – dichiara con soddisfazione - è in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati come Amministrazione, perché facendo rete nel territorio possiamo monitorare le situazioni di disagio. E il contributo di tutti è fondamentale”. Stessa linea di pensiero per il sindaco Mauro Armelao. “Si tratta di uno dei temi che mi stanno più a cuore – dichiara il Primo cittadino, che aggiunge - ben vengano collaborazioni come questa con la Lega Spi-CGIL di Chioggia. Unendo le competenze potremo essere più efficaci”. Pensare a strategie adeguate coinvolgerà principalmente la condivisione e analisi dei dati statistici. Da qui partiranno proposte, azioni, strumenti concreti di sostegno. Il Protocollo ha una durata di tre anni ed è rinnovabile per ulteriori tre anni su valutazione dei risultati. Le aree di cooperazione formalmente individuate sono: scambi informativi anche attraverso strumenti informatici sui criteri di accesso sulla modalità di presentazione delle richieste in relazione ai servizi reciprocamente erogati e valorizzazione dei risultati; condivisione delle conoscenze e delle esperienze di comune interesse nel rispetto della disciplina in materia di trattamento dei dati personali; eventuali altre aree di cooperazione nei settori di comune interesse che le parti convengano. Luca Rapacciuolo
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