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Chioggia, il baratto amministrativo scatena una “bufera politica”

chioggia municipio palazzo comunale 2008Approvato dopo molte polemiche il regolamento sul baratto amministrativo anche a Chioggia. Introdotto dal decreto Sblocca Italia di Renzi, questo strumento permetterà ai cittadini in difficoltà economiche di poter saldare i propri debiti col fisco mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili. La bufera politica si è incentrata sulla rivendicazione di paternità della proposta di baratto amministrativo e amministrazione condivisa, che ha diviso per giorni maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale, sulla stampa e sui social. “Sono amareggiata per come l’attuale amministrazione abbia gestito la delibera di un provvedimento così importante – commenta la capogruppo del PD, Barbara Penzo – Si è voluto approvare in fretta e furia un regolamento copiato e incollato da quello di un altro Comune, senza considerare le peculiarità della nostra città”. Tutti e ventuno gli emendamenti proposti dalla minoranza sono stati bocciati in tronco dai cinque stelle durante il Consiglio Comunale di fine ottobre, durato fino alle 5:30 del mattino per aver passato al vaglio articolo per articolo. “Avevamo proposto di bloccare l’iter per discutere in maniera più approfondita i criteri e le condizioni del baratto amministrativo – continua Barbara Penzo - C’era bisogno di tempo e di maggior confronto con le associazioni di categoria coinvolte nell’applicazione del provvedimento”. “Invece il Movimento cinque stelle ha tirato dritto per la sua strada e con questa approvazione si è preoccupato più di dare un segnale di forza e compattezza politica, che di attenta cura dei contenuti – conclude la capogruppo del PD – Ora il regolamento è stato approvato così com’era, in via sperimentale e provvisoria, ma la chiusura al confronto con le altre parti ancora una volta dimostrata da questa amministrazione, non è un atteggiamento sicuramente favorevole al bene della città”. Sara Boscolo Marchi
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