Il Comune si appresta a delineare la futura gestione dei flussi migratori, con l’ottica di limitare gli eventuali arrivi, per un massimo di 125 persone nei prossimi due anni. L’assessore alle Politiche sociali, Patrizia Trapella, interviene sulla questione profughi, rassicurando la cittadinanza sulle conseguenze relative alle dinamiche legate ai flussi migratori e precisando che gli arrivi legati all’emergenza profughi “vanno governati, non subìti”. L’assessore, in risposta ad alcune polemiche mosse da Marco Dolfin del Carroccio, che aveva criticato le intenzioni dell’amministrazione in merito a una nuova politica sui migranti, in particolare attraverso “nuove forme di gestione degli immigrati”, cita la clausola di salvaguardia prevista dallo Sprar, ovvero il “Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”. “I flussi vanno governati e il sindaco deve avere voce in capitolo - spiega l’assessore alle politiche sociali, Patrizia Trapella - negli incontri con la Prefettura è emerso che l’adesione allo Sprar garantirà un numero limitato di arrivi a Chioggia: 125 per i prossimi due anni e tale numero non potrà in alcun modo essere sforato”. Questo contingente, come spiega l’amministrazione comunale, è dovuto alla clausola di salvaguardia prevista dallo Sprar, “che permette un controllo diretto sull’accoglienza”. Trapella spiega, inoltre, che viene evitata un’accoglienza di stampo emergenziale. “L’unica strada percorribile è quella della trasparenza”, rassicura l’assessore. Marco Dolfin, della Lega Nord, aveva criticato l’approccio della giunta pentastellata, accusandola, in sostanza, di mettere da parte i problemi dei chioggiotti. Dolfin aveva ricordato le tante situazioni patite dagli abitanti “in situazioni di fortissimo disagio, senza lavoro, senza un tetto”. “Ci si rende conto della fila che ogni giorno è presente agli uffici del sociale?”, si chiedeva il consigliere del Carroccio. “Chioggia, con la sua storia e le importanti ricadute turistiche - precisa l’assessore Trapella - non deve e non vuole avere arrivi di massa, e neppure che siano aperte altre strutture da parte di privati. Il Movimento 5 Stelle dà, con questa azione, una risposta concreta e trasparente a un’emergenza”. I pentastellati ricordano come l’adesione allo Sprar “sia stata presentata dalla Lega nei casi di Padova e Rovigo come un’iniziativa per governare il fenomeno dell’immigrazione”. “Questo provvedimento - conclude Trapella - è stato preso in un clima di trasparenza e confronto con le altre forze politiche. E questo non è avvenuto in molti altri Comuni, compresi quelli della Lega. I cittadini di Chioggia ce lo chiedono e noi stiamo dando loro le risposte che aspettano”. Andrea Varagnolo
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