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Focus Povertà. Chioggia 1/4
10.02.2025 - 14:50
Il centro di Chioggia
Il Comune di Chioggia punta ad avviare nel 2025 il segretariato sociale. Nel 2023 ci sono stati circa 952 accessi ai servizi sociali
“L'attenzione della nostra amministrazione comunale per le persone in difficoltà continua ad essere massima. Nel 2025 partiranno le iniziative concrete previste dall'ampio progetto del Segretariato Sociale che si affiancheranno a quelle che mettiamo in campo solitamente come i fondi per le persone fragili”. A dirlo a chiare lettere di fronte al fenomeno dell’impoverimento sempre più evidente di ampie fasce di popolazione è l’assessore ai servizi sociali del Comune di Chioggia Sandro Marangon che dà i numeri dell’emergenza in città. “Il Segretariato sociale - dice Marangon - è un filtro tra i nostri servizi sociali e le persone che hanno bisogno di accedere ad un punto di ascolto e di raccolta informazioni. In questo modo il percorso di eventuale presa in carico sarà più celere. Del resto i numeri che arrivano dai nostri servizi sociali parlano chiaro: nel 2023 abbiamo avuto circa 952 accessi ai servizi sociali di cui oltre il 50% riguardavano anziani e persone con disabilità. Inoltre ha appena assunto l'incarico il nuovo dirigente del settore servizi alla persona, il dottor Luca Brussato che porterà a Chioggia la sua importante esperienza e che è già al lavoro sui temi di primaria attualità. Il progetto del Segretariato Sociale è stato messo a terra grazie anche alla partecipazione del terzo settore che ha un ruolo molto importante per il Comune di Chioggia, oltre che per la nostra comunità cittadina. Questo progetto lo abbiamo presentato a fine 2024 e durerà per due anni e mezzo”. I dati relativi all’ultimo periodo raffrontabile ed elaborabile fornitoci dal Comune di Chioggia si riferisce al biennio 2022 – 2023, e in questo periodo si registra un calo di beneficiari da circa 250 nel 2022 a circa 200 nel 2023. È cambiata anche la tipologia dei richiedenti nel biennio. Sono diminuiti famiglie e minori e sono aumentati invece i disabili e gli immigrati. Sono diminuiti anche i contributi per i senza fissa dimora. Gli immigrati a cui sono stati dati contributi economici sono passati da 19 nel 2022, a 30 nel 2023 i contributi dati a famiglie con minori sono passati invece da 41 a 13, segno che si sono trovate anche delle soluzioni lavorative che hanno evitato il ricorso ai sussidi dati dal Comune. C’è da ricordare poi che sono diminuiti anche i casi legati alle povertà degli adulti che sono passati da 85 a 68. Nonostante questo i contributi sono aumentati da 33 mila a 49 mila euro. Sono drasticamente diminuiti anche i contributi dati ai senza dimora che nel 2022 erano 10 passando a 2 nel 2023. Una situazione insomma quello della povertà e delle persone bisognose di aiuto che cambia volto sempre più. Alessandro Abbadir
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