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Le sfide dell’esplorazione spaziale
24.04.2025 - 11:51
Avvicinare i giovani al mondo della scienza e stimolare curiosità e consapevolezza verso le sfide dell’esplorazione spaziale. Gli studenti di tre istituti superiori di Chioggia - Veronese, Cestari e Cavanis - hanno incontrato il 4 aprile 2025 al Teatro don Bosco la dottoressa Barbara Negri, responsabile del Volo Umano e della Sperimentazione Scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nel suo intervento - “Alla ricerca di una casa extraterrestre: l’astronauta è un moderno Ulisse?” -
riflettendo sul significato dell’esplorazione, tra mito e scienza, tra passato e futuro Barbara Negri ha raccontato il dietro le quinte delle missioni spaziali, illustrando il ruolo fondamentale della ricerca scientifica e delle tecnologie che permettono agli astronauti di affrontare viaggi sempre più lunghi e complessi. L’astronauta è stato paragonato a un moderno Ulisse, a Colombo, a Magellano, viaggiatori coraggiosi, spinti dal desiderio di conoscenza, pronti ad affrontare l’ignoto per il bene dell’umanità
“Un’occasione speciale per guardare oltre i confini del nostro pianeta”, ha dichiarato Laura Morelli, presidente del Lions Club Chioggia Sottomarina che ha promosso questo incontro con studenti che sono in procinto di scegliere un percorso universitario. “E’ questo lo spirito con cui abbiamo organizzato un incontro con Barbara Negri, per offrire agli studenti l’opportunità unica di confrontarsi con una figura di spicco nel panorama scientifico italiano, e di entrare in contatto con una realtà affascinante e spesso lontana dal quotidiano: quella dello spazio”.
In precedenza la dottoressa Barbara Negri aveva incontrato i soci del Lions Club illustrando la sua carriera e rispondendo ad una consueta domanda: perché spendiamo soldi per andare nello spazio? La scienziata ha risposto che l’uomo è diverso dagli altri primati proprio per la curiosità e per la capacità di immaginare che lo contraddistingue. Vuole capire chi siamo, andare in cerca dell’origine della vita. Inoltre lo spazio è anche una grande occasione di sperimentazione, non ultima medica. Nella stazione spaziale orbitante attorno alla Terra sono condotti numerosi esperimenti e tra questi quelli che verificano il comportamento delle cellule tumorali in assenza di gravità.
E forse nel futuro potremmo aver bisogno di un piano ‘B’: la ricerca di un altro pianeta.
(ef)
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