Ferro: “Siamo riusciti ad impegnare in poco tempo 7 milioni di euro. Nel 2019 continueremo la battaglia per contrastare il deposito Gpl. Faremo interventi di sicurezza potenziando la videosorveglianza”
È tempo di bilanci anche per l’amministrazione comunale di Chioggia, che con uno sguardo all’anno passato ed uno verso il futuro, tira le somme sull’attività svolta. “Siamo riusciti ad impegnare in poco tempo circa 7 milioni di euro: 4,5 milioni appartenenti ai fondi della Legge Speciale arrivati nei mesi scorsi anche grazie ai contatti intrattenuti con il Ministero (1,5 milioni a luglio in riferimento all’anno 2018 e 3 milioni per gli anni 2016 e 2017); mentre circa 39 milioni, che già erano nelle casse del nostro Comune, sono stati resi disponibili ad ottobre 2018 grazie allo sblocco dell’avanzo di amministrazione, con la speranza fondata che anche quest’anno i fondi siano disponibili” ha dichiarato il sindaco Alessandro Ferro. Il primo cittadino fa sapere inoltre che nel 2018 sono ripartiti alcuni lavori (fermi da anni) per riqualificare la città, come ad esempio il cantiere del palazzo Granaio, il cantiere di via Nicolò Zeno e il piano delle asfaltature. Tra i risultati positivi raggiunti si ricorda anche l’acquisizione e l’uso al pubblico di un’ampia parte del Forte San Felice. Per quanto riguarda i buoni propositi per il futuro imminente, il primo cittadino ha comunicato che i progetti che intendono avviare durante questo nuovo anno sono numerosi. Innanzitutto l’intenzione di continuare la battaglia per contrastare il deposito di Gpl in Val Da Rio. E poi in cantiere il progetto “RE.MO.VE” (Recupero periferie, mobilità sostenibile per la Città metropolitana di Venezia) che a Chioggia si riferisce ad interventi di miglioramento della sicurezza territoriale, con il potenziamento dell’illuminazione a led e la videosorveglianza. Nella lista degli obiettivi anche il restauro dei ponti, la sistemazione delle strade, l’istituzione della ZTL e la manutenzione delle scuole e delle aree verdi, la questione dell’imponente terminal plurimodale d’altura collegato alla spiaggia di Isola Verde. E infine la tutela del territorio: “Uno sviluppo economico ci deve essere, a partire dal porto di Chioggia, ma declinato in chiave green: la laguna va rispettata come ci indica l’Unesco, accogliendo ad esempio una croceristica minore, così come il mare va difeso.” “Molto altro c’è da fare, con la consapevolezza che la nostra città ha molte energie e potenzialità da incanalare nella stessa direzione, per fare finalmente squadra.” conclude il sindaco Ferro. Daniela Savian
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