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Chioggia ricorda il Vajont: memoria, testimonianza e impegno civico

L’opera letteraria della pedagogista Garbin è ora fruibile nella biblioteca comunale di Chioggia

Chioggia:" il salotto nel cortile"

Chioggia:" il salotto nel cortile"

La rassegna “Il salotto nel cortile” dell’Università Popolare “Guido Oselladore”, è stata aperta con un evento che ha unito voci, emozioni e riflessioni sulla tragedia del Vajont

Chioggia - La rassegna dei mercoledì estivi “Il salotto nel cortile” promossa dall’Università Popolare “Guido Oselladore” per la prima volta è stata lanciata con un evento di alto valore civile e culturale. Una serata intensa e partecipata, dedicata alla memoria della tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963, attraverso le parole di chi quella notte l’ha vissuta e di chi ha scelto di raccontarla  attraverso un lungo lavoro di ricerca accademico.

Protagonisti dell’incontro: Giuseppe Vazza, sopravvissuto a quel fatidico 9 ottobre 1963, Paola Garbin, pedagogista e ricercatrice rodigina, e Daiana Cassetta, libraia e animatrice culturale di Adria. Quest’ultima  ha  condotto il pubblico in un viaggio nella Longarone che fu, raccontando il contesto storico, sociale e culturale prima della tragedia. Un quadro prezioso, fatto di dettagli e umanità, che ha arricchito la riflessione collettiva.

Giuseppe Vazza, oggi 92enne, ha restituito alla platea una testimonianza toccante e diretta. All’epoca dei fatti aveva 30 anni e da allora conserva vivido il ricordo di quel giorno: il vento che strappa i vestiti, l'acqua che travolge, Longarone spazzato via. Un racconto lucido, segnato da un dolore composto, che ha emozionato il pubblico presente e rafforzato l’urgenza della memoria come forma di prevenzione. “Continuo a raccontare – ha detto – perché tragedie come questa non accadano mai più”.

A seguire, Paola Garbin ha presentato la sua opera: "Il caso Vajont: i risultati di quattro anni di ricerca", frutto di un impegno pluriennale tra Longarone, le scuole, gli archivi, le famiglie. Un lavoro  nato per trasmettere, coinvolgere e costruire memoria attiva.

La serata è stata anche l’occasione per raccontare i progetti educativi curati dalla pedagogista con gli studenti longaronesi, tra cui un libro tattile che, ad oggi, si può trovare all’entrata del municipio di Longarone. Gli studi elaborati da Garbin forniscono contenuti alla Legge Regionale del 24 gennaio 2019, n. 5, che istituisce la “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e il riconoscimento “Memoria Vajont”. Il lavoro accademico è valso alla Garbin  il riconoscimento da parte della Regione Veneto per meriti civili e culturali nella valorizzazione della memoria del Vajont.

A concludere l’evento, l’intervento del sindaco di Chioggia Mauro Armelao, che ha ricevuto in dono una copia del libro di Paola Garbin. Il volume – contenente estratti dalle due tesi di laurea realizzate dalla pedagogista – è custodito nella biblioteca comunale della città per essere fruibile a tutti. Altra copia è presente nella biblioteca dell’università popolare di Chioggia.

Guendalina Ferro 

 

 

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