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Politica
24.07.2025 - 19:38
Serena De Perini
“Ci sono progetti strategici come l’apertura di Palazzo Granaio e la sua futura destinazione (chiuso da oltre 15 anni), il completamento di Piazza Europa”
Abbiamo intervistato Serena De Perini, nominata vicesindaco di Chioggia e assessore al demanio turistico, politiche comunitarie e regionali, portualità, ambiente, verde pubblico, ecologia, pesca, agricoltura, gemellaggi. Sostituisce la ex vicesindaca Elena Zennaro a cui erano state revocate le deleghe a inizio giugno dal sindaco Mauro Armelao.
Quali punti del programma ritiene prioritari affrontare questo momento?
"In questo momento storico così delicato e pieno di sfide, le scadenze legate al PNRR rappresentano una priorità assoluta. Da qui alla prossima primavera ci attendono traguardi fondamentali: dalla copertura dell’Arena, all’area verde dal Lungomare ai giardini di viale Umbria, fino al recupero degli immobili della Stazione di Posta, scelta lungimirante per il sociale in città. Le tempistiche sono stringenti ma posso garantire che la macchina amministrativa è in corsa, con grande impegno e determinazione. Accanto a questi interventi, ci sono progetti strategici come l’apertura di Palazzo Granaio e la sua futura destinazione (chiuso da oltre 15 anni), il completamento di Piazza Europa e il nuovo assetto del capolinea di Campo Cannoni, connesso alla viabilità di viale Umbria, con una rotonda che mette in sicurezza un "brutto" incrocio. Proseguiremo anche con il completamento del IV lotto delle asfaltature, per poi avviare la programmazione del V, destinato a nuove strade e marciapiedi dal valore di circa 2,7 milioni. Sul piano delle deleghe di mia competenza, il mio impegno sarà immediato e concreto nel chiudere le vicende Bolkestein, dare il mio contributo sul piano dell'Arenile, e collaborare sui passaggi al mare, nel settore del demanio turistico, completare le azioni nella tutela ambientale per una Chioggia Green (incluse le Tegnùe, basti solo ricordare il percorso per il riconoscimento di Patrimonio Unesco che abbiamo intrapreso). Per quanto riguarda la pesca e l’agricoltura, invece, sono nuove deleghe. Cercherò di essere portavoce su questo, a fianco delle categorie, con Regione, Ministero ed Europa".
La sua nomina a suo pare ricompatta la stabilità della giunta dal punto di vista politico?
“Lo dico con sincerità: non era un ruolo previsto per Forza Italia, non era frutto di accordi elettorali, e quindi, a maggior ragione, non era qualcosa che mi aspettassi personalmente. Quando il sindaco me lo ha proposto per la prima volta, ho scelto di declinare, d’accordo con il mio segretario di partito proprio per rispetto degli equilibri politici che potevano trovare altra soluzione. che però dopo tempo non c'è stata. Quando mi è stato chiesto nuovamente, ho deciso di cogliere la proposta dopo aver sentito tutte le parti in gioco e i colleghi. Ho accettato per responsabilità.”
Da qui alla fine del mandato prevede altri rimpasti?
"Non è una prospettiva che mi preoccupa. Il mio compito è: affrontare, insieme ai colleghi, i problemi reali della città, dare risposte ai cittadini e alle imprese. Abbiamo davanti quasi due anni di lavoro: utilizziamoli al meglio. Se nel percorso emergeranno nuove esigenze o situazioni da valutare, lo faremo con lo stesso spirito di confronto e responsabilità che ci ha guidati fino ad oggi.”
Alessandro Abbadir
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