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SICUREZZA URBANA. chioggia

Risse, furti e movida selvaggia: è allarme totale. Scattano zone rosse ed ordinanze anti alcol

Ordine pubblico a Sottomarina, il Comune persegue la linea dura

Risse, furti e movida selvaggia: è allarme totale. Scattano zone rosse ed ordinanze anti alcol

Chioggia

Con l’estate continua l’incubo dei raduni molesti organizzati sui social

Sicurezza a Chioggia, il Comune per quest’anno ripropone il bis delle misure per il periodo estivo. È molto positivo infatti per l’ente locale il bilancio della prima esperienza di istituzione delle “Zone rosse” a Sottomarina. Per questo esprime soddisfazione e ringrazia il Prefetto di Venezia Darco Pellos per aver dato l’avvio alle “Zone rosse” e aver accolto così le richieste del Comune. La maggiore presenza di forze dell’ordine in alcune aree della città è stata subito evidenziata in maniera positiva anche da tanti cittadini che hanno sottolineato come piazzale Europa e Lungomare, da viale Umbria all’Astoria a volte teatro di problemi legati all’ordine pubblico, siano state controllate a dovere. Proprio in virtù di questi riscontri positivi il Comune ha chiesto al Comitato provinciale per la sicurezza di poter continuare su questa strada e prevedere queste “Zone rosse” durante i giorni prefestivi e festivi e per tutto il periodo estivo. Del resto, a fronte a numeri esigui dei rinforzi estivi si chiede che almeno vengano previsti servizi straordinari di controllo del territorio che possano garantire maggior sicurezza alla città. Il Comune è pronto anche ad arrivare alla linea dura delle ordinanze anti-alcol e anti-vetro per azzerare gli episodi di degrado urbano spesso segnalati in città. E non è tutto, si sta pensando di individuare, eventualmente, altre aree da inserire nella “Zona rossa”, in particolar modo dove ci sono locali frequentati da persone moleste, nelle zone centrali di Sottomarina e alcune anche a Chioggia, luoghi della cosiddetta movida. Il Comune invita poi i cittadini anche attraverso i social a segnalare eventuali notizie di raduni di ragazzi che puntano ad arrivare a Chioggia per raduni molesti o compiere reati, così da avvisare le forze di polizia, perché per l’ente locale “nella nostra località non ci deve essere spazio per la violenza”. Il Comune inoltre valuterà assieme al comandante della nostra Polizia Locale il dottor Luca Sattin, l’eventuale acquisto di metal detector palmari così da verificare che le persone controllate non abbiano occultato dei coltelli o altri oggetti atti ad offendere. Per il Comune non si può accettare l’idea che persone che frequentano la località, con la stessa facilità con la quale si portano dietro un documento d’identità abbiano con sé un coltello nascosto. Questo a tutela anche delle forze di polizia e degli autisti dei bus extraurbani che riportano tanti giovani a casa e anche degli stessi cittadini. Per quanto riguarda la questione della quiete pubblica, sono in programma incontri, con i gestori dei locali sul Lungomare e alcune associazioni di categoria, per trovare un accordo sulla pacifica convivenza e che coniughi le esigenze delle strutture ricettive e quelle dei locali pubblici.

Alessandro Abbadir

 

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