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Eventi Musicali
17.08.2025 - 19:11
Edoardo Bennato ha ripercorso la sua carriera al Sea Music Festival, intrecciando rock, provocazione e arte visiva. Un viaggio tra la collezione di opere pittoriche “In cammino” e brani musicali senza tempo. Presenti circa 1500 fan.
CHIOGGIA – Ci sono voluti trentacinque anni perché Edoardo Bennato tornasse a calcare un palco a Chioggia. E lo ha fatto in grande stile, al Sea Music Festival, nella suggestiva cornice dell’Isola dell’Unione, regalando al pubblico una serata che ha intrecciato arte, provocazione e rock’n’roll.
La serata si è aperta con la mostra personale “In cammino”, una collezione di opere dipinte dallo stesso Bennato. Tele che raccontano le contraddizioni del presente e i drammi dei paesi in guerra. Tra le immagini, anche la copertina dell’album La torre di Babele. Proiettate per circa mezz’ora sul maxischermo, le immagini hanno suscitato reazioni contrastanti: applausi ma anche qualche fischio, a testimonianza di come l’artista, come negli anni Settanta, sappia ancora scuotere le coscienze.
A seguire, il video: “Signore e signori”, brano oggi più che mai attuale con le elezioni regionali alle porte. Un ulteriore dimostrazione di quanto il cantautore napoletano sappia leggere i tempi e rimanere scomodo, pungente, necessario.
Poi, finalmente, lui. Edoardo Bennato è salito sul palco tra l’entusiasmo dei fan – messi a dura prova da un’attesa lunga ma ripagata – e ha subito “messo la pulce nell’orecchio” con il brano “Abbi dubbi”. Da lì un viaggio musicale che ha attraversato gli album di (oltre)mezzo secolo di carriera: da Burattini senza fili a Sono solo Canzonette , passando per La torre di Babele e “Rinnegato”, tratto dall’ album d’esordio Non farti cadere le braccia. Il percorso ha toccato anche Kaiwanna con il brano Asia, fino ad arrivare alla potente “A cosa serve la guerra”, oggi più che mai attuale in un mondo segnato da conflitti che non cessano di moltiplicarsi.
A dare corpo e forza al live, la band ormai storica che lo accompagna: i chitarristi Giuseppe Scarpato e Gennaro Porcelli, con i loro immancabili assoli; Raffaele Lopez alle tastiere, Arduino Lopez al basso e Roberto Perrone alla batteria.
La serata è stata chiusa sulle note di “Nisida”, omaggio all’isola del golfo di Napoli tanto cara a Bennato, un sigillo poetico a un concerto che ha confermato la vitalità e l’energia del cantautore partenopeo.
L’unico appunto riguarda le aspettative dei fan, che speravano di incontrare l’artista a fine concerto. Tuttavia il rock’n’roll , ieri come oggi, non ha bisogno di spiegazioni: arriva, graffia e resta, lasciando il segno anche dopo l’ultimo accordo.
Guendalina Ferro
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