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Mutevoli orizzonti: Chioggia in acquerello tra memoria e sogno

Momenti lagunari e visioni oniriche: l'acquerello di Dario Ballarin cattura Chioggia tra memoria e mutamento

Mutevoli orizzonti - la nuova personale di Dario Ballarin

Momenti della vita cristallizzati in un dipinto, un acquerello principalmente, con l’intento di trattenere per quanto possibile l’emozione allora vissuta.

Nella mostra “Mutevoli orizzonti” allestita dall’11 al 26 ottobre 2025 nella chiesetta di san Martino a Chioggia nei pressi della Cattedrale il pittore Dario Ballarin ci propone  una nuova tappa del suo percorso artistico iniziato quasi 40 anni fa. Era infatti il 1989 quando l’artista chioggiotto presentava la sua prima personale nella sede dello Studio G5 in piazzetta Vigo, luogo che per molto tempo è diventato un punto di riferimento per tanti importanti pittori con i quali condividere l’amicizia e svariate iniziative culturali realizzate a Chioggia.

In questa nuova personale di Ballarin i “Mutevoli orizzonti” possono essere intesi quali obiettivi, aspettative, tentativi di cogliere la realtà vissuta, ma nello stesso tempo anche gli effetti subiti dai mutamenti del tempo. I soggetti sono soprattutto legati alla città di Chioggia e all’ambiente lagunare, scorci poi rivisitati con la memoria evidenziando e sintetizzando i tratti salienti per far cogliere le sensazioni provate.

L’acquerello per Dario Ballarin, come scrive Dino Memmo nella presentazione della mostra, “è diventato uno stile di vita, di meditazione, di disciplina e controllo del gesto, di alchimia e dosaggio delle luci, equilibrio di toni conti uo e controllato, che gli permette di trasmettere “un’anima alla forma”. I soggetti rappresentati sembrano talvolta evanescenti, trasparenti, ma questo non impedisce la percezione del paesaggio trasformato in una visione quasi onirica, più vicina al sogno che alla realtà. (ef)

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