Alla fine dell’anno si riaccende il dibattito sull’Unione dei Comuni del Conselvano, dalla gestione attuale all’onda lunga degli effetti della fuoriuscita, la primavera scorsa, di cinque delle sette amministrazioni che ne facevano parte. In questi mesi le opposizioni in consiglio comunale sono tornate in più occasioni sul tema, da angolazioni diverse ma con un unico denominatore comune: gli effetti dell’unione sull’organizzazione del lavoro negli uffici pubblici conselvani e sulle casse comunali. Ultima in ordine di tempo l’articolata interrogazione con la quale il gruppo di centrosinistra “Insieme per il bene comune” riepiloga le vicissitudini degli ultimi mesi e chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario e congiunto per discutere di alcuni aspetti economico - gestionali del sodalizio fra Conselve e Terrassa. “Vogliamo che gli amministratori illustrino ai consiglieri e a tutta la cittadinanza - spiega la capogruppo Maria Luisa Nucibella - lo stato dell’unione, l’organizzazione, le competenze, le problematiche ed i progetti futuri. Gli argomenti sul piatto sono molti così come le richieste che abbiamo avanzato. Nel dettaglio chiediamo ai sindaci Antonio Ruzzon e Modesto Lazzarin, presidente dell’Unione, di fornire spiegazioni e dettagli sull’importo dei finanziamenti regionali ricevuti e la loro destinazione ma anche sulle somme che l’unione ha dovuto restituire alla Regione in seguito alla fuoriuscita dei cinque comuni e con quali modalità di riparto. Sul fronte del personale chiediamo dettagli sulla dotazione organica attuale e le rispettive competenze nonché sulle attribuzioni delle posizioni organizzative. Vogliamo sapere inoltre se è stata chiusa la vertenza relativa alle spettanze del personale o se esistano ancora posizioni pendenti in merito alla contrattazione decentrata. C’è poi la questione relativa agli ammanchi dalle casse della tesoreria per i quali è tuttora in corso un’azione pensale e disciplinare delle quale chiediamo delucidazioni. Esistono poi altre vertenze o contenziosi con i Comuni fuoriusciti? In queste settimane inoltre sembra farsi più concreta l’entrata nell’Unione dei comuni di Cartura e San Pietro Viminario, dopo lo scioglimento della convenzione con Due Carrare: quali le modalità e i tempi, per evitare gli errori del passato?”. Intanto anche il Movimento 5 Stelle torna sull’Unione, dopo le critiche del passato, per stigmatizzare la decisione di affi dare un incarico da oltre cinquemila euro ad una ditta per il conteggio delle ore di straordinario degli oltre dipendenti dell’Unione nel 2014, quando era allargata a tutti i sette comuni. “Nella sequela di errori su errori della fallimentare e catastrofi ca gestione dell’Unione dei Comuni, - afferma il portavoce Luca Martinello - ora i nodi vengono al pettine. Per la fretta di creare da subito l’Unione dei Comuni si sono create delle difficoltà non indifferenti. Per esempio, da gennaio 2014 ad oggi, i dipendenti dell’Unione non hanno ancora visto un centesimo degli straordinari fatti. Ora la soluzione graverà sulle spalle dei conselvani con una spesa di 5.214 euro per controllare le ore dei dipendenti. Siamo in una chiara ed interminabile rappresentazione di leggerezza ed incapacità amministrativa”. A questo rilievo il sindaco Antonio Ruzzon risponde con poche parole: “Pensavo di essermi spiegato anche in consiglio comunale ma forse non sono stato ascoltato. Il lavoro del conteggio delle ore di straordinario non è stato fatto prima perché mancava il personale e in ogni caso la spesa è minore di quel che sarebbe costato affidarlo a figure interne. Lo abbiamo aff dato alla stessa ditta che si occupa del software delle presenze dei dipendenti proprio per questo motivo”. di Nicola Stievano
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