Fa discutere il regolamento interno che esclude esplicitamente chi ha più di cinquant’anni dal concorso per operatore socio sanitario bandito dalla Casa di Riposo “Beggiato” il mese scorso. Il Movimento 5 Stelle ha portato il caso in consiglio comunale parlando di discriminazione nei confronti dei precari, ma per i dirigenti dell’ente è tutto regolare perché per particolari figure come quella dell’operatore sanitario può essere imposto un limite di età. Il bando, che scade il 16 gennaio, prevede fra i requisiti il limite dei 50 anni di età ma per Luca Martinello, portavoce del Movimento 5 Stelle, si tratta di una scelta che va contro la norma che legge che ha abolito il limite di età nei concorso pubblici e che “palesemente discrimina tutti i lavoratori che potrebbero partecipare, ma soprattutto i precari che già lavorano all’interno della struttura. Ci chiediamo se questa scelta sia stata condivisa anche dal sindaco. Anche laddove vi fossero delle deroghe speciali la decisione non toglie comunque la gravità di una discriminazione che va contro i diritti dei lavoratori e che formalmente sembra quasi fatta ad arte, per eliminare dai giochi i precari presenti nella struttura. Viene preclusa la possibilità di partecipare proprio a chi potrebbe far valere la propria esperienza”. Secondo il presidente della “Beggiato” Gianfranco Zogno non c’è invece alcuna volontà di danneggiare o escludere ma semmai quella di garantire un servizio adeguato “Il nostro unico intento è quello di tutelare gli anziani ospiti e garantire un’assistenza adeguata ad anziani non autosufficienti, bisognosi di aiuto in ogni attività quotidiana. Siamo consapevoli del divieto di discriminazione a motivo dell’età ma la norma nazionale prevede deroghe connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’amministrazione. Il nostro regolamento concorsi prevede infatti il limite dei 50 anni di età solo per la figura dell’operatore socio sanitario”. L’intero Cda della “Beggiato” conferma dunque che non c’è alcuna volontà discriminatoria. Probabilmente il caso sarà nuovamente discusso in consiglio comunale. Intanto è arrivata la nuova proroga nella gestione della Residenza sanitaria assistita all’ospedale di Conselve in attesa di risolvere il contenzioso legale aperto in seguito al bando per l’affidamento. La Casa di Riposo “Beggiato” continuerà ad occuparsi, dei 59 pazienti ricoverati nei due moduli della Rsa fino a tutto il mese di marzo. Nel frattempo prosegue la battaglia legale ingaggiata dall’istituto conselvano con la “Sereni Orizzonti” di Udine, la società di servizi che ha vinto la gara d’appalto bandita dall’Uls 17 per l’affidamento della Rsa. Un primo rinvio era stato concesso la primavera scorsa, subito dopo l’esito della gara, di fronte ad alcune obiezioni della “Beggiato” sulla procedura. A settembre, poi, era arrivata la seconda proroga in attesa del pronunciamento del Tar Veneto sul ricorso depositato dalla Casa di riposo conselvana. Di fronte alla sospensiva, confermata anche dal Consiglio di Stato, l’Uls ha scelto di proseguire fino al 31 marzo prossimo con la convenzione stipulata con l’istituto conselvano. La “Sereni Orizzonti”, che nel frattempo sta ultimando la nuova casa di riposo a Bovolenta, si era aggiudicata con una consistente offerta al rialzo la gara per la Rsa, la prima bandita dall’Uls 17 dopo oltre trent’anni di affidamento diretto alla “Beggiato”. A sorpresa la casa di riposo conselvana è stata battuta dalla società friulana sull’offerta economica, mentre aveva ottenuto un punteggio più alto negli altri parametri. Di fatto però la gara è stata aggiudicata dalla “Sereni Orizzonti” ma ora tutti attendono l’esito del ricorso al Tribunale Amministrativo del Veneto.
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