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Gli alunni della Ungaretti di Bagnoli di Sopra premiati in Regione per il libro sull’esule istriana

Le classi hanno presentato un e-book che, attraverso rappresentazioni grafico-pittoriche e narrazioni, introduce la biografia di Egea Haffner, “bambina con la valigia” divenuta simbolo dell’esodo istriano, giuliano e dalmata

Gli alunni e le alunne delle classi della scuola Primaria “G. Ungaretti” di Bagnoli di Sopra sono stati premiati per aver vinto il primo premio al Concorso "Donne d'Istria, Fiume e Dalmazia: dall'esodo al Giorno del Ricordo". L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività previste all’interno del Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e la Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati per la diffusione della conoscenza, lo studio e l’approfondimento della complessa vicenda delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, per la commemorazione nel Giorno del Ricordo e per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, da proporre alle Scuole del Veneto. Le classi hanno presentato un e-book che, attraverso rappresentazioni grafico-pittoriche e narrazioni, introduce la biografia di Egea Haffner, “bambina con la valigia” divenuta simbolo dell’esodo istriano, giuliano e dalmata. La scelta condivisa di approfondire la biografia di Egea Haffner si giustifica per tre differenti ragioni: la vicinanza geografica dei luoghi di vita di Egea e degli alunni, la forte resilienza che contraddistingue la protagonista, il parallelismo tra i percorsi di vita dell’esule e buona parte degli alunni. “Il percorso, svolto dagli alunni in maniera attiva e laboratoriale, - spiega Chiara Martin, dirigente dell’istituto comprensivo Galliero  - ha promosso il senso della ricerca storica e ha reso gli alunni protagonisti attivi del proprio processo di apprendimento, attraverso la selezione e l’analisi di fonti differenti, le attività di ricerca e di scrittura collaborativa. Le attività di ricerca sono state caratterizzate per l’utilizzo intrecciato di varie fonti: storiche, geografiche, antropologiche e artistiche, al fine di coniugare in un’ottica interdisciplinare i saperi legati a discipline differenti (storia, geografia, italiano, educazione civica, arte e immagine)". "Il percorso svolto - aggiunge Chiara Martin - ha previsto un utilizzo integrato e funzionale delle tecnologie a supporto della didattica. Il prodotto realizzato dagli alunni si configura, infatti, come un elaborato multimediale, composto di più formati: testo, immagini, animazioni (stop motion), audio; alla cui realizzazione hanno contribuito più classi. In seguito a una prima attività di raccolta, analisi e lettura ragionata delle fonti; gli alunni, guidati degli insegnanti, si sono occupati della progettazione e pianificazione del lavoro, per poi svilupparlo mediante l’utilizzo di differenti linguaggi comunicativi".  Il lavoro si è concluso con la revisione collettiva di quanto prodotto. Accanto alla sperimentazione delle potenzialità aperte dalle tecnologie, gli alunni hanno lavorato sui processi partecipativi e sull’esercizio delle proprie abilità sociali, operando scelte condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune”, conclude la dirigente scolastica.
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