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Politica
30.08.2025 - 10:37
Tribano Rendering del Polo Logistico a Tribano
Nella seduta di agosto il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica relativa al progetto del polo logistico da 150mila metri quadrati lungo la Monselice-Mare. Una decisione che ha scatenato la protesta dell’opposizione e dei comitati, convinti che il progetto sia “contrario alla logica ambientale e al buon senso urbanistico”. Per l’amministrazione si tratta di un passaggio fondamentale di un iter avviato oltre due anni fa: si apre ora il confronto con il privato sul merito del progetto, e sarà in quella sede che si discuteranno puntualmente i vari aspetti tecnici e ambientali. In una sala gremita di cittadini contrari al Polo Logistico il consigliere di minoranza Roberto Bazzarello ha attaccato duramente il sindaco e la maggioranza evidenziando un iter amministrativo poco trasparente e pieno di errori, chiedendo il ritiro del punto all’ordine del giorno. A nulla è valso l’intervento, la maggioranza ha deciso di votare a favore dando il via libera all’iter di realizzazione del Polo Logistico. Durante la seduta consiliare, l’architetto Antonio Bugin ha illustrato in modo approfondito e dettagliato l’intero percorso tecnico-amministrativo seguito, chiarendo ogni passaggio normativo e confermando la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione. “Va ricordato che l’area interessata dall’intervento è da sempre a destinazione industriale – spiega il sindaco Massimo Cavazzana- e che l’amministrazione ha scelto fin da subito la strada del confronto; tuttavia, chi oggi si oppone al progetto non ha mai portato alcuna argomentazione valida o proposta alternativa in grado di bloccare o modificare l’iter, né sul piano politico né su quello giuridico. Uno degli elementi più rilevanti dell’accordo è il riconoscimento economico di 832 mila euro da parte del privato al comune di Tribano, cifra importante che verrà destinata a opere, manutenzioni e servizi per la collettività”.
Diversa l’opinione della minoranza:“Pur rispettando il diritto di costruire del privato, derivante dall’edificabilità dell’area, riteniamo che questa vicenda sia stata gestita in modo fallimentare dal punto di vista amministrativo, politico e comunicativo” ha dichiarato Roberto Bazzarello“Abbiamo riscontrato numerosi errori che dimostrano un iter che non è affatto trasparente e rispondente alle norme. Nonostante non abbiate preso atto della decadenza dell’accordo pubblico-privato perché lo considerate ancora valido non si capisce perché abbiate approvato in Giunta un nuovo documento che viene inserito nella fase di approvazione della variante nonostante non fosse presente in fase di adozione. Dal punto di vista politico non è stata colta l’occasione per dare disponibilità al privato di poter vedere approvata la variante chiedendo però rassicurazioni per la comunità dal punto di vista idraulico, di traffico e ambientale.
Cristina Lazzarin
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