Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza per un autore di condotte persecutorie.
Su proposta del Questore di Treviso, la Sezione Distrettuale delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia ha applicato la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con divieto di soggiorno nei comuni di Treviso e di Villorba, nei confronti di un cittadino straniero residente ad Arezzo, per la durata di 18 mesi. La proposta è scaturita dalla querela presentata nel giugno di quest'anno da una concittadina dell'uomo, residente a Treviso, con cui quest'ultimo aveva intrattenuto un rapporto sentimentale dall'agosto al novembre 2021. Dopo l'interruzione del rapporto, la donna avrebbe subito continui ricatti estorsivi dell'uomo, per evitare la pubblicazione sui social di fotografie che ritraevano entrambi in atteggiamenti intimi (c.d. "revenge porn"). L'uomo, in una occasione, sarebbe apparso nel luogo di lavoro della donna - a Villorba col solo scopo di spaventarla e minacciarla e, in un'altra occasione, avrebbe addirittura strattonato la figlia quattordicenne della donna, sotto casa della stessa, per farsi rivelare dove fosse la madre. Stanca delle continue vessazioni, la donna aveva infine trovato il coraggio di denunciare i fatti ai Carabinieri della Stazione di Treviso. Ricevutane comunicazione, i poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura hanno analizzato la posizione del soggetto e hanno procurato gli atti a supporto della proposta del Questore. Ora il Tribunale di Venezia, oltre al divieto di recarsi nei comuni di Treviso e di Villorba, ha imposto all'uomo di non allontanarsi dal luogo di dimora senza prima darne preavviso all'Autorità di Pubblica Sicurezza, di non frequentare pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento tra le 22.00 e le 07.00, di permanere in casa nello stesso arco orario, di non detenere e portare armi e di non partecipare a pubbliche riunioni.
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