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Presentati i dati
03.07.2024 - 18:50
Buone notizie sul fronte delle liste d'attesa nelle strutture sanitarie del veneziano. Come un po' in tutta la Regione anche nella Ulss 3 Serenissima è decisamente crollato il numero di quanti attendono una prestazione sanitaria. Rispetto a un anno fa, infatti, le liste d’attesa B, quelle più urgenti, risultano azzerate, mentre le D, entro 30 giorni, ridotte dell’89%, da 5718 a 635, infine le P, a 90 giorni, abbattute del 92% da 3850 a 301. Al contempo, però, altro dato positivo, riportano il segno + tutti le cifre riguardanti la produzione e le prestazioni offerte. Numeri snocciolati in conferenza stampa dal direttore generale Edgardo Contato, dal direttore sanitario Giovanni Carretta, Marta Soave referente aziendale delle Liste d'attesa e della Specialistica ambulatoriale, Domenico Bagnara direttore del Controllo di gestione.
L'azienda sanitaria sta infatti via via scrollandosi di dosso il peso del pregresso dovuto anche all'emergenza COVID, grazie anche all'aumento di tutte le voci riguardanti le attività delle sedi ospedaliere del veneziano rispetto al 2022, come ad esempio i ricoveri, cresciuti del 4,1%, degli accessi ai Pronto Soccorso, che anche qui hanno visto un incremento del 5,1% e degli interventi chirurgici che hanno registrato un +6,5%, con quelli effettuati tramite unità robotiche cresciute addirittura del 58,2%. Un dato in diminuzione, fortunatamente, è la durata media degli accessi al Pronto Soccorso, calata a una media di 2 ore e 54 minuti per i codici bianchi e verdi, mentre il 90% degli accessi si conclude entro 5 ore e 25 minuti, 1 ora e 10 minuti in meno del 2022. Si sta lavorando molto anche per arrivare a fornire al cittadino la prestazione più appropriata possibile per evitare sprechi in termini di tempo e risorse.
La carenza di medici specialisti è un problema tutt'altro che risolto ma l'Azienda sanitaria veneziana sta facendo il possibile per attirare nuovi professionisti, specialmente a Venezia, con notevoli incentivi affinché scelgano di accasarsi nel pubblico. Come ricordato dal direttore generale Edgardo Contato, qualche figliol prodigo è già tornato alla casa madre riprendendo il lavoro nelle strutture sanitarie pubbliche. I settori in cui si soffre ancora sono la dermatologia e l'oculistica che, però, hanno visto recentemente entrare in organico forze fresche a supporto grazie ai bandi pubblicati, ossia tre dermatologi che in due mesi hanno già espletato 414 visite in 138 ore e 7 oculisti i quali hanno effettuato 1080 visite in 360 ore di lavoro.
"Abbiamo aumentato la produzione e siamo intervenuti sulla domanda - spiega il direttore Contato - la Regione ci ha fornito più risorse e noi le abbiamo investite sui nostri collaboratori e sui privati che vi hanno dato un grande contributo. Per la domanda abbiamo agito su tutti i soggetti che concorrono alla prescrizione e all'erogazione per cercare di rendere il più appropriate possibili le prestazioni, rispetto al problema di salute del paziente. È un risultato abbastanza importante ma sono solo in parte soddisfatto, perché vorrei che il risultato finale fosse lo zero assoluto, e cioè che tutti i cittadini che entrano al Cup ne uscissero con un appuntamento, con data e specialista assegnato".
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