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Indagato anche Brugnaro sul Blind Trust
16.07.2024 - 14:54
L'assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Venezia Renato Boraso arrestato e altre misure cautelari e interdizione alle attività nei confronti di un numero consistente di imprenditori. I provvedimenti sono stati eseguiti stamattina, 16 luglio, all'alba dalla Guardia di Finanza. Le ipotesi di reato sono di corruzione, autoriciclaggio, fatture per operazioni inesistenti in concorso e creazione di rapporti con privati nella gestione degli appalti non corretta. Infine, è stato consegnato anche al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro un avviso di garanzia, a sua tutela, sulla verifica del Blind Trust che controlla le sue proprietà. L'inchiesta è stata presentata oggi alla stampa dal procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi.
Indagini ancora in corso, tiene a precisarlo il Procuratore, una ricostruzione fatta in modo molto equilibrato ma che, ovviamente dovrà essere valutata, in caso di rinvio a giudizio, dagli organi giudiziari. Un'operazione realizzata in collaborazione con la Guardia di Finanza di Venezia che ha collaborato in maniera intelligente e costruttiva con la Procura, come ha ricordato il Dott. Cherchi. Tutto, in realtà, era partito da un esposto di un soggetto per fatti non diretti nei confronti dell'assessore e che evidenziavano una conduzione dubbia su alcuni terreni della periferia veneziana.
Il fulcro dell'inchiesta è la condotta dell'assessore Boraso, in un'indagine condotta anche tramite intercettazioni, le quali, ha sottolineato Cherchi, non sono da considerare come un elemento determinante ma uno strumento che serve per l'accertamento dei fatti che però devono essere verificati dall'attività di indagine. Il nucleo centrale sarebbe quindi la messa a disposizione della pubblica amministrazione tramite un suo rappresentante che si sarebbe speso per interessi non propri della pubblica amministrazione, con riscossione di denaro avvenuta tramite fatture per operazioni, come ad esempio consulenze, inesistenti. Tutto questo per ottenere modifiche dei piani regolatori, appalti su misura e altri benefici. Le misure cautelari sono state confermate dal GIP data la gravità e l'attualità dei fatti e la perduranza nel tempo dell'attività. Inoltre, sembra anche che l'assessore stesse provvedendo all'eliminazione di alcuni documenti. Un sequestro preventivo di circa due milioni di Euro è stato effettuato nei confronti innanzitutto dell'assessore stesso, delle sue società e degli imprenditori.
Boraso, 56 anni, di Favaro Veneto. Laureato in Economia Aziendale a Ca' Foscari, consulente aziendale, in Forza Italia negli anni '90, è stato anche presidente del consiglio comunale dal 2005 al 2010 mente, nel 2015, aveva fondato una sua lista a sostegno di Brugnaro mentre nel 2020 era entrato in lista con il sindaco.
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