Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Trasporti e disagi

Estate di polemiche per i trasporti ferroviari in Veneto: ritardi, proteste e rimborsi

Lavori per la Tav, interruzioni e disagi: l'estate difficile dei pendolari veneti tra ritardi e cancellazioni

Estate Horror dei Trasporti Ferroviari in Veneto: Ritardi, Proteste e Rimborsi

Un treno Freccia Rossa all'arrivo in stazione

L'estate 2024 sarà ricordata come una di disagi e frustrazioni per i pendolari veneti. I lavori per l'Alta Velocità (Tav) tra Verona Porta Nuova e Vicenza, iniziati il 31 luglio e previsti fino al 21 agosto, hanno causato una serie di interruzioni e ritardi che hanno messo a dura prova la pazienza degli utenti. Trenitalia, per far fronte alla situazione, ha introdotto un piano di conciliazione con le associazioni dei consumatori, ma le difficoltà restano.

I lavori per la Tav hanno comportato la sospensione della linea ferroviaria tra Verona Porta Nuova e Vicenza, con conseguenti deviazioni e cancellazioni di numerosi treni. Le Frecce sono state deviate su Bologna, mentre i collegamenti regionali sono stati sostituiti da autobus, con tutte le complicazioni del caso. Le corse tra Vicenza e Treviso sono state tagliate parzialmente, i treni tra Vicenza e Bassano cancellati, così come la direttrice Monselice-Legnago-Mantova e i treni Venezia-Rovigo-Ferrara. Un vero e proprio rebus per i viaggiatori, tanto che Trenitalia stessa ha consigliato di "valutare la ripianificazione del proprio viaggio".

I ritardi sono stati significativi: la deviazione delle Frecce ha comportato un aumento di 90 minuti nella tratta Venezia-Milano e di 150 minuti per la tratta Milano-Venezia. Davide Cecchinato di Adiconsum Verona ha spiegato che "non si possono chiedere i rimborsi per i ritardi dovuti all’interruzione del servizio tra Verona e Vicenza, ma per tutti quei servizi che indichino uno scostamento tra gli orari o i servizi offerti da Trenitalia sulla carta e quelli realmente offerti". I reclami più frequenti riguardano treni previsti ma soppressi, ritardi (I viaggiatori hanno diritto a un rimborso del 25% del prezzo del biglietto per quelli tra 60 e 119 minuti e del 50% per ritardi pari o superiori alle due ore), condizioni di pulizia carente, mancato comfort, carenza di informazioni, sovraffollamento e aria condizionata mancante o eccessiva.

Per far fronte ai numerosi reclami, Trenitalia ha aperto un tavolo di conciliazione con Adiconsum. "In questo periodo siamo particolarmente impegnati a far fronte alle numerosissime richieste che arrivano dagli utenti", ha spiegato Cecchinato. "Purtroppo i ritardi e i disservizi ora sono molto frequenti, recentemente nella conciliazione sono stati inseriti anche i treni regionali, e Trenord che talvolta opera nel territorio del Veneto". Va detto che i disagi dovuti allo stop della circolazione nel tratto Verona-Vicenza non sono l'unico fattore da considerare. I lavori di manutenzione dell'intera rete ferroviaria del paese si sommano, creando effetti domino difficili da programmare e prevedere da Trenitalia. Tuttavia, nella giornata di sabato, nonostante il bollino nero per le partenze, la situazione è stata gestita senza particolari ritardi, come confermato da Claudio Capozzucca della Fit Cisl Veneto: "Non ci sono stati particolari ritardi sulle nostre tratte. I lavoratori di Trenitalia si stanno dando un gran da fare per porre rimedio alle situazioni più difficili".

Anche Oscar Della Rosa, sempre della Cisl, ha sottolineato l'impegno dei lavoratori: "Bisogna avere pazienza. Si lavora per l'alta velocità e per la sicurezza sul lavoro, qualche disagio, purtroppo, è inevitabile".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione