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Cronaca
22.08.2024 - 13:13
Il pericolo dei lupi nelle montagne vicentine
Gli attacchi dei lupi nelle montagne vicentine sono diventati un problema sempre più grave, con episodi che ormai avvengono anche in pieno giorno. Marino Rigoni, titolare dell’agriturismo La Casara di Gallio, racconta l'ultimo drammatico episodio: “È la quarta vacca che mi viene assalita dal lupo e questa volta è stata aggredita in pieno giorno, intorno alle 13, a testimoniare che il carnivoro ha cambiato le proprie abitudini e non ha nessun timore a girare indisturbato in pieno giorno, evidentemente consapevole che non ci sono minacce per la sua incolumità né di giorno, né di notte”.
La vacca, che pascolava liberamente in un'area recintata con fettuccia elettrificata, è stata uccisa nei giorni scorsi. Questo attacco si aggiunge a un altro avvenuto sempre nella stessa settimana, questa volta alla Malga Quarto Lotto a Marcesina, gestita da Marco Fortunato Dalla Palma.
La rabbia e la frustrazione tra gli allevatori crescono, soprattutto per quella che percepiscono come una totale mancanza di sostegno da parte delle istituzioni. “Mi chiedo come le nostre istituzioni possano rimanere impassibili di fronte a questa mattanza e, in molti casi, non si degnino neppure di far visita alle imprese colpite o di fare una telefonata, per dimostrare, quanto meno, la propria solidarietà e vicinanza per gli importanti danni subiti a livello economico oltre che psicologico per chi ogni giorno si occupa di questi animali,” afferma Rigoni.
Nonostante l'impegno di Coldiretti Vicenza, che ha offerto un supporto costante, Rigoni critica l’inerzia del mondo politico: “Il benessere animale non viene affatto premiato. I nostri animali sono liberi di pascolare in un territorio di 35 mila metri quadrati protetto da fettuccia doppia elettrificata. Quando il lupo ha visto i nostri nove cani correre all’interno dell’area ha sfondato la recinzione con una violenza mai vista.”
L'attacco non ha solo causato la perdita dell'animale, ma ha avuto anche un forte impatto psicologico sugli altri capi e sugli stessi allevatori. “Questo episodio ha provocato un trauma ai nostri animali, che ora hanno assunto dei comportamenti diversi rispetto al passato, agitandosi ogni volta che vedono qualcosa che si muove. Ed anche su di noi c’è stato un forte impatto, perché quanto accaduto ci ha segnato. Già non dormiamo di notte per sorvegliare gli animali al pascolo, in questo modo ci siamo resi definitivamente conto che non si può stare tranquilli neppure di giorno.”
L'episodio alla Casara di Gallio non è un caso isolato: “La vacca uccisa è la dodicesima vittima della settimana nelle montagne vicentine. Ci viene da più parti detto che dobbiamo pensare ad accudire i nostri animali, ma chi dice queste cose dovrebbe provare a sorvegliare ottanta vacche al pascolo in una vasta area come la nostra. Molte persone, specie gli animalisti, sono convinti che le vacche dormano tutte su letti allineati, come in una camerata, ma questa immagine è ben diversa dalla realtà. La situazione è destinata progressivamente a peggiorare, perché sono nati i cuccioli dei lupi, quindi la prossima stagione si preannuncia già drammatica per chi come me porta al pascolo i propri animali in montagna.”
La situazione non riguarda solo le aree montane: anche le zone urbane stanno diventando più vulnerabili, come dimostra l'attacco avvenuto nei giorni scorsi a Spresiano, nel Trevigiano, dove un lupo ha aggredito un cane e predato un gatto mentre una famiglia stava cenando all’aperto.
Coldiretti Vicenza è decisa a non lasciare che questa situazione continui: “Non possiamo permettere che questa situazione prosegua oltre. Abbiamo manifestato a livello regionale lo scorso 25 luglio e continueremo a far sentire la nostra voce ed a fornire agli allevatori tutto il supporto possibile, ma occorre che le istituzioni e la politica inizino, in concreto, a fare qualcosa per risolvere questo annoso problema.”
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