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Truffa da 36 mila euro
24.08.2024 - 12:31
Jacqueline Temporin Gruer, presidente di Adiconsum Venezia
Una truffa telefonica che ha visto coinvolta una donna di 34 anni si è conclusa con un parziale lieto fine grazie all'intervento tempestivo di Adiconsum Venezia. L'organizzazione è riuscita a recuperare 27.282,99 euro su un totale di 36.948,93 euro rubati da un conto corrente a seguito di una frode.
Il caso ha avuto inizio il 23 dicembre 2023, quando la vittima, identificata come S.F., ricevette un messaggio fraudolento apparentemente inviato da ING Italia. Il messaggio avvisava della sospensione della carta di credito per problemi di sicurezza e richiedeva di contattare un numero di telefono con prefisso di Milano.
Il 27 dicembre, la donna ricevette una chiamata da un numero che appariva legittimo, dove un uomo con accento meridionale si presentava come un operatore bancario di ING. L'operatore, con un discorso ben congegnato, spiegava che il passaggio al nuovo telefono aveva creato problemi con le autorizzazioni ai pagamenti online. Per risolvere la questione, l'uomo chiedeva a S.F. di fornire i dettagli della sua carta di credito e di debito, nonché le risposte a due delle tre domande di sicurezza necessarie per impostare un nuovo PIN. Inoltre, le era stato richiesto di disinstallare e reinstallare l'app bancaria, senza avere con sé la carta di debito.
Tramite il suo telefonino, S.F. fornì i dati della carta di credito, mentre il finto operatore la rassicurava di essere richiamata più tardi per ulteriori informazioni. L’appuntamento fissato per il pomeriggio del 28 dicembre portò alla fornitura del numero della carta di debito e del codice di sicurezza. Non avendo utilizzato la carta né controllato il conto corrente durante il periodo, la donna si accorse del raggiro solo il 3 gennaio 2024, quando un'operatrice antifrode di ING le segnalò numerosi movimenti sospetti, tra cui un bonifico di 19.800 euro.
S.F. si recò subito al commissariato di polizia per denunciare il furto. "È fondamentale monitorare frequentemente il proprio conto attraverso il sito bancario – sottolinea Jacqueline Temporin Gruer, presidente di Adiconsum Venezia. – Le truffe bancarie continuano a proliferare nell'ambiente digitale, e non bisogna mai fornire dati a persone sconosciute senza prima verificare con il proprio istituto di credito. Inoltre, denunciare l'accaduto è cruciale per la risoluzione delle controversie."
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