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Omicidio colposo
30.08.2024 - 12:46
Immagine di repertorio
Gianfranco Alberti, 79 anni, è morto il 19 agosto scorso, poche ore dopo essere stato dimesso dal reparto di Cardiologia dell'ospedale San Martino di Belluno. La causa del decesso è stata una dissecazione aortica, un evento improvviso e devastante che non ha lasciato scampo al pensionato.
UN RITORNO A CASA FATALE
Gianfranco Alberti aveva appena fatto ritorno a casa dopo un periodo di ricovero in Cardiologia, dove era stato sottoposto a un intervento per il posizionamento di stent a causa di problemi cardiaci. Sembrava che tutto fosse andato per il meglio, ma il destino aveva in serbo un tragico epilogo. Appena varcata la soglia di casa, Alberti è stato colpito da una dissecazione aortica, una condizione in cui la parete dell'aorta si lacera, causando un'emorragia interna spesso fatale.
L'AUTOPSIA E L'INCHIESTA
Ieri, presso l'obitorio di Belluno, è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Alberti. L'esame autoptico, condotto dal medico legale Antonello Cirnelli di Portogruaro, è stato richiesto dalla Procura per fare luce sulle circostanze della morte. Tuttavia, ci vorranno mesi prima di ottenere risposte definitive. Nel frattempo, il pubblico ministero ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, ipotizzando una responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.
GLI INDAGATI
Due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati: il primario del reparto di Cardiologia dell'ospedale San Martino e il medico che ha eseguito l'intervento di posizionamento degli stent. La Procura vuole capire se ci siano stati errori o negligenze nel trattamento di Alberti, che possano aver contribuito al tragico esito.
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