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Istruzione allo sbando
03.09.2024 - 12:07
Immagine di repertorio
A meno di una settimana dall'inizio dell'anno scolastico, la situazione delle scuole in Veneto appare ancora nebulosa. Marta Viotto, segretaria generale della FLC CGIL Veneto, ha scattato una fotografia impietosa dello stato attuale delle istituzioni scolastiche nella regione, evidenziando criticità che potrebbero compromettere seriamente l'avvio delle lezioni.
LA QUESTIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
Il primo nodo irrisolto riguarda i dirigenti scolastici. In Veneto, ben 138 istituzioni scolastiche sono state affidate a reggenti, ossia dirigenti già di ruolo in un altro istituto, spesso ubicato in un comune differente. Questo fenomeno non è isolato: a livello nazionale, sono 519 le scuole che si trovano in una situazione analoga. La causa principale di questa carenza è da ricercare nella lunga sequela di contenziosi legati al concorso nazionale per dirigenti scolastici indetto nel 2017. Il concorso è stato oggetto di ricorso al TAR, con 120 aspiranti dirigenti che hanno partecipato al concorso-ricorso e che hanno fatto richiesta di essere assegnati al Veneto.
LA CARENZA DI DOCENTI
Per quanto riguarda i docenti, la situazione non è meno preoccupante. Le operazioni di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2024/25, concluse venerdì scorso, hanno portato all'assunzione di circa 2700 insegnanti, a fronte di un contingente stabilito dal Ministero dell'Istruzione di 4400 posti. Questo numero è ben al di sotto della soglia del fabbisogno. Basti pensare che nell'anno scolastico precedente i contratti a tempo determinato in Veneto sono stati ben 18.000. Le 2700 immissioni in ruolo risultano quindi del tutto insufficienti per garantire un avvio dignitoso dell'anno scolastico, con il rischio concreto che gli studenti, soprattutto delle scuole di primo e secondo grado, si trovino per settimane senza insegnanti, in attesa della pubblicazione delle GPS (Graduatorie Provinciali di Supplenza).
IL PROBLEMA DEL SOSTEGNO
Un'altra nota dolente riguarda il sostegno. Quest'anno, le richieste di ore di sostegno provenienti dalle nuove certificazioni non sono state completamente coperte. Questo mette in seria difficoltà dirigenti scolastici, famiglie e, soprattutto, alunni e studenti che ne avevano la necessità. La mancanza di personale qualificato per il sostegno rappresenta una grave lacuna nel sistema scolastico, che rischia di compromettere il diritto all'istruzione per gli studenti più fragili.
UNA NOTA POSITIVA
Nonostante il quadro generale sia piuttosto critico, c'è una nota positiva: la conquista di 141 posti in ruolo per il personale funzionario di alta qualificazione (ex DSGA), prima precario e ora finalmente stabilizzato grazie alla battaglia della FLC CGIL e delle altre sigle sindacali per il riconoscimento di questa figura professionale nel contratto collettivo nazionale.
La situazione delle scuole in Veneto, dunque, si presenta complessa e preoccupante. La carenza di dirigenti e docenti, unita alla mancanza di personale per il sostegno, rischia di compromettere seriamente l'avvio dell'anno scolastico. Tuttavia, la stabilizzazione del personale funzionario di alta qualificazione rappresenta un piccolo passo avanti verso la risoluzione di alcune delle criticità del sistema scolastico regionale.
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