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Emergenza carceri
03.09.2024 - 11:58
La casa circondariale di Montorio Veronese
Verona, 3 settembre 2024 - La casa circondariale di Verona Montorio è al centro di una crescente emergenza. Tomas Piccinini (Veneta Autonomia) ed Enrico Corsi (Lega-Liga Veneta), consiglieri regionali, dopo una visita all'istituto penitenziario, hanno lanciato un appello urgente: è necessario un intervento immediato per affrontare le gravi criticità che affliggono sia i detenuti che la polizia penitenziaria.
“La situazione nel carcere di Montorio è ormai ingestibile”, affermano i consiglieri, riferendosi alle recenti denunce di Alsippe, il sindacato della polizia penitenziaria, e della Camera Penale di Verona. Un report di Antigone del 2022, associazione per i diritti nel sistema penale, aveva già evidenziato i problemi di sovraffollamento e condizioni precarie, ma la situazione è tornata drammaticamente alla ribalta dopo il sesto suicidio del 2024. “A fine giugno, i detenuti erano 608, contro una capienza massima di 335”, sottolinea Piccinini, evidenziando un disagio collettivo che alimenta tensioni esplosive, con un crescente numero di aggressioni e atti di autolesionismo.
La mancanza di personale aggrava la crisi: ogni agente penitenziario si trova a gestire un numero insostenibile di detenuti, spesso con fragilità psichiche. “Gli agenti, pur altamente professionali, vivono in uno stato di rischio costante, sottoposti a uno stress insostenibile”, aggiunge Piccinini, che propone un aumento del personale e il miglioramento delle condizioni detentive come unici rimedi per prevenire ulteriori tragedie.
Enrico Corsi pone l’accento sull’emergenza immigrazione come uno dei fattori che contribuiscono alla crisi. "Sono oltre 40 le nazionalità rappresentate tra i detenuti di Montorio. La gestione di diverse lingue, religioni e abitudini alimentari complica ulteriormente la situazione, già esplosiva", spiega Corsi, ribadendo la necessità di una politica migratoria più efficace. Non manca infine un ringraziamento agli agenti penitenziari, il cui impegno e professionalità hanno impedito il verificarsi di tragedie ancora peggiori.
La situazione nel carcere di Montorio, come in altri istituti del Nord Italia, è al limite del collasso e richiede risposte immediate e concrete.
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