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Cronaca
04.09.2024 - 12:36
Foto di repertorio
La Marmolada, la celebre montagna delle Dolomiti, è stata teatro di una tragica fatalità. Due alpinisti trevigiani, uno dei quali residente ad Asolo, hanno perso la vita dopo essere precipitati dalla parete Sud mentre stavano affrontando la difficile Via Don Chisciotte. La scoperta dei corpi è avvenuta solo dopo un'intensa operazione di ricerca, scattata a seguito della preoccupazione della moglie di uno dei due uomini, che non aveva ricevuto notizie del marito.
L'allerta è stata lanciata intorno alle 23.20 di ieri sera, quando la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso Alpino della Val Pettorina. La moglie dell'alpinista, dopo aver inviato un messaggio alle 14 senza ricevere risposta, ha deciso di contattare i servizi di emergenza. Le ricerche iniziali hanno portato al ritrovamento delle auto dei due alpinisti: una parcheggiata a Malga Ciapela, punto di partenza al Rifugio Falier, e l'altra in Fedaia, dove i due avrebbero dovuto giungere dopo aver completato la via.
Nonostante le prime indagini non abbiano fornito tracce utili, alle 5.30 di oggi una squadra è salita al Rifugio Falier per un'ispezione visiva della parete con il binocolo. In seguito, l'elicottero Falco 2 di Belluno è stato mobilitato per esaminare i ghiaioni alla base della parete, dove sono stati trovati i corpi senza vita dei due alpinisti.
Le prime informazioni suggeriscono che i due scalatori, partiti alle 4.30 di ieri mattina dal Rifugio Falier per affrontare la Via Don Chisciotte, potrebbero essere precipitati durante la prima fase della scalata.
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