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Corruzione Venezia
07.09.2024 - 13:58
Palazzo Papadopoli, l'immobile che ha coinvolto il magnate nella complicata vicenda giudiziaria
Venerdì scorso, il magnate immobiliare singaporiano Ching Chiat Kwong ha depositato una denuncia presso l'ambasciata italiana a Singapore contro Claudio Vanin, l'uomo che ha dato il via alle indagini sull'ipotesi di corruzione legata all'acquisto di Palazzo Papadopoli e alle trattative sui terreni dei Pili. Vanin, che è anche lui sotto indagine in un procedimento separato, è accusato da Ching di tentata estorsione, calunnia, false dichiarazioni ai pubblici ministeri e diffamazione aggravata.
Le indagini, note come inchiesta "Palude", sono iniziate nell'ottobre del 2021 quando Vanin ha presentato un esposto alla procura di Venezia. Questo esposto ha portato all'apertura di un'inchiesta che coinvolge trentatré persone e quattordici aziende, culminando con l'arresto dell'ex assessore Renato Boraso il 16 luglio. Vanin ha fornito testimonianze e presunte prove, tra cui email, video e messaggi, che sono state ritenute attendibili dai pubblici ministeri Federica Baccaglini e Roberto Terzo.
Ching, attraverso il suo avvocato Guido Simonetti, ha contestato le dichiarazioni di Vanin, affermando che non ci sono mai state le condizioni per presentare l'operazione dei Pili al board della Oxley Holding, né per procedere con uno studio di fattibilità serio. Ching e Vanin avevano collaborato tra il 2015 e il 2018 per la trasformazione della tenuta di Sticciano in Toscana e per acquisizioni immobiliari a Venezia, ma i rapporti si sono deteriorati, portando Ching a presentare un primo esposto contro Vanin il 12 dicembre 2022.
Ching è indagato anche per l'acquisizione di Palazzo Papadopoli, che secondo il suo legale è stato acquistato attraverso una procedura regolare al prezzo di mercato. Tuttavia, la procura sta indagando sulle stime ribassate del palazzo e su una presunta tangente di 70 mila euro che Vanin avrebbe consegnato a Boraso. Ching ha dichiarato di non aver mai incontrato Boraso né di aver mai pagato o dato mandato di pagare un pubblico ufficiale.
Nella denuncia presentata all'ambasciata, Ching ha incluso dichiarazioni di un funzionario di Ca' Farsetti che ha valutato il valore del palazzo prima del bando per la sua alienazione. Il funzionario ha escluso qualsiasi condizionamento o pressione, affermando di aver operato nel rispetto di deontologia e correttezza. Inoltre, sono state allegate prove documentali che attestano l'integrità di Ching nel suo ruolo di CEO della Oxley Holding, società quotata presso la borsa di Singapore.
Mentre la procura continua gli interrogatori, Boraso sarà sentito per la terza volta giovedì prossimo. Anche Boraso, a inizio anno, ha querelato Vanin. La difesa di Ching ha presentato una memoria documentata per sollecitare l'archiviazione della posizione del magnate. La vicenda continua a evolversi, con nuovi sviluppi che potrebbero emergere dalle prossime audizioni e dalle indagini in corso.
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