Scopri tutti gli eventi
Violenza di genere
12.09.2024 - 17:21
Immagine di repertorio
La notte tra Natale e Santo Stefano del 2022, in una discoteca della provincia di Verona, una ragazza di 16 anni è stata vittima di ripetuti abusi sessuali da parte di un 22enne. I due si erano conosciuti la sera stessa e, stando a quanto riportato, avrebbero ballato e scambiato qualche bacio.
Secondo quanto ricostruito, il 22enne aveva poi convinto la ragazza a seguirlo al secondo piano del locale, promettendole un momento di intimità. Tuttavia, una volta appartati, il giovane avrebbe costretto la 16enne a subire ripetuti atti sessuali senza il suo consenso. La ragazza, in lacrime, era riuscita a scappare e a raggiungere un'amica, a cui aveva confessato l'accaduto. Gli addetti alla sicurezza, impegnati a sedare una rissa al piano terra, erano stati allertati poco dopo.
Sul posto erano giunti anche il padre della ragazza e i carabinieri, che avevano iniziato a raccogliere i primi rilievi. Il 22enne, nel frattempo, aveva raggiunto i suoi amici per continuare la serata, ma era stato presto fermato dagli investigatori per rispondere ad alcune domande. Il giovane aveva dichiarato che, dal suo punto di vista, non c'era stata alcuna violenza, sostenendo che la minore aveva acconsentito al rapporto sessuale.
A quasi due anni di distanza, la procura, non potendo provare il reato di violenza sessuale, aveva richiesto l'archiviazione del caso. Tuttavia, i genitori della ragazza, difesi dall'avvocata Paola Gonzato, si erano opposti a questa decisione. La giudice per le indagini preliminari, Paola Vacca, ha accolto la loro richiesta, ordinando il processo per il 22enne accusato di violenza sessuale.
Durante l'udienza dell'11 settembre, la giudice ha sottolineato come l'assunzione di vari alcolici da parte della 16enne possa far desumere che la ragazza "non fosse in grado di esprimere un valido consenso". La giudice ha quindi deciso di disporre l'imputazione coatta, che prevede la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura entro 10 giorni.
L'udienza preliminare si svolgerà nelle prossime settimane, a meno che l'indagato non ricorra al rito speciale del patteggiamento, concordando direttamente l'entità della pena con il pubblico ministero ed evitando così il processo. La decisione rappresenta un passo importante nella ricerca di giustizia per la giovane vittima e la sua famiglia.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516