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Investito durante la gara automobilistica
16.09.2024 - 16:09
Immagine di repertorio
A un mese e mezzo dalla tragedia sul Nevegal, dove un volontario perse la vita durante una gara automobilistica, il Bellunese è stato teatro di un nuovo dramma. Durante la competizione automobilistica Pedavena-Croce d’Aune, svoltasi ieri a Pedavena, un 34enne originario di Caserta è stato investito da un’auto in corsa. L’uomo si trovava in una zona vietata per scattare una fotografia quando è stato travolto dalla Seat Ibiza Cupra del concorrente numero 179, guidata dal diciannovenne pilota altoatesino Hermann Freitag.
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, all'inizio del tracciato di 4,4 chilometri, a soli 270 metri dal punto di partenza. Nonostante i ripetuti richiami da parte degli organizzatori, lo spettatore si era avventurato nell'area vietata per cercare lo scatto perfetto. Pochi istanti dopo, la vettura del Racing Team Merano ha sbandato, urtando un terrapieno e travolgendo l'uomo.
I soccorsi sono stati immediati: l'ambulanza e la squadra di pronto intervento, situate a pochi metri dal luogo dell’incidente, sono intervenute in tempi rapidissimi. L’elicottero di soccorso “Falco2” è giunto da Belluno e ha trasportato il 34enne, che è rimasto cosciente nonostante una grave ferita alla testa, in codice rosso all’ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove è ora ricoverato in prognosi riservata.
La gara è stata subito sospesa, ma, dopo il cessato allarme, la prima manche è stata completata. Tuttavia, per rispetto all'incidente, la seconda manche è stata annullata. Il vincitore della 40ª edizione della Pedavena-Croce d’Aune è stato Diego Degasperi, a bordo di una Norma M20 FC Zytek.
Le indagini sull'incidente sono in corso, coordinate dalla polizia di Stato e dalla polizia stradale di Belluno, che ha sequestrato la vettura e sta cercando di ricostruire la dinamica con l’aiuto del giovane pilota coinvolto. Gli inquirenti hanno elogiato l'organizzazione della gara, sottolineando che le aree vietate erano chiaramente delimitate e sorvegliate. Tuttavia, come spesso accade, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Tra gli organizzatori, amarezza e preoccupazione: nonostante l’ottima gestione dell’evento e le nuove regole imposte dal Parco Dolomiti Bellunesi, che hanno costretto a dimezzare il percorso, la giornata si è conclusa con un tragico episodio che poteva essere evitato.
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