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Caso Giulia Cecchettin
25.09.2024 - 08:56
Filippo Turetta
Durante la prima udienza del processo a Filippo Turetta, 22enne padovano di Torreglia accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata, la famiglia Cecchettin ha presentato una richiesta di risarcimento danni di oltre 2 milioni di euro. Il pool legale delle parti civili, composto dagli avvocati Stefano Tigani, Nicodemo Gentile, Piero Coluccio e Antonio Cozza, che rappresentano rispettivamente il padre Gino, la sorella Elena, il fratello e lo zio paterno, e la nonna Carla Gatto, ha sottolineato che in realtà il danno è incalcolabile.
Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, è colui che ha chiesto la somma più alta, oltre un milione di euro. L'avvocato Tigani ha richiesto 782 mila euro per il danno non patrimoniale, una cifra che, secondo le tabelle di Milano e Roma, sarebbe stata di 391 mila euro. Tuttavia, la somma è stata raddoppiata a causa delle circostanze aggravanti del delitto e dell'angoscia subita dal genitore durante la settimana in cui Giulia era scomparsa. Dal 11 novembre, quando Giulia e Filippo sono spariti dopo una serata trascorsa alla Nave de Vero di Marghera, fino al 18 novembre, quando il corpo senza vita di Giulia è stato ritrovato sotto una roccia lungo la strada da Piancavallo a Barcis, la famiglia ha vissuto giorni di angoscia e disperazione.
Oltre al risarcimento per il dolore subito dai familiari, gli avvocati hanno richiesto un risarcimento anche per Giulia, tramite i suoi eredi. La giovane è stata vittima di stalking da parte di Filippo, che la tempestava di messaggi e la controllava tramite app telefoniche. Per questo, è stato richiesto un risarcimento di 50 mila euro. Inoltre, Giulia ha subito un sequestro di persona, essendo stata caricata in auto dopo la prima coltellata a Vigonovo, per poi essere inseguita e uccisa a colpi di coltello nella zona industriale di Fossò. Per questo, è stato richiesto un risarcimento di 25 mila euro. Infine, l'avvocato ha sottolineato che Giulia, mentre veniva colpita, ha capito che stava morendo. Per questo, è stata richiesta una somma di 250 mila euro, calcolata in via equitativa, per il dolore e la sofferenza provati dalla giovane negli ultimi istanti della sua vita.
Il processo di fronte alla Corte d'Assise riprenderà il prossimo 25 ottobre, con il primo round dell'interrogatorio di Filippo Turetta. La difesa ha dato il consenso all'acquisizione di tutti gli atti del fascicolo, quindi non ci saranno testimoni, ma solo l'esame dell'imputato, che proseguirà anche il 28 ottobre. Le discussioni finali sono previste per il 25 e 26 novembre, con la sentenza attesa per il 3 dicembre.
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