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Irregolarità sul lavoro
05.10.2024 - 10:48
La recente operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce una realtà preoccupante nel mondo del lavoro della provincia euganea. Durante una serie di controlli mirati, sono stati scoperti 15 lavoratori irregolari, una cifra che solleva interrogativi sulla diffusione del lavoro sommerso e sulle sue implicazioni per l'economia locale.
I controlli hanno interessato diversi settori, tra cui bar, ristorazione, intrattenimento e alberghiero. Questi settori, notoriamente vulnerabili al lavoro irregolare, sono stati oggetto di un'attenta ispezione da parte delle autorità.
Durante le ispezioni, sono stati identificati 5 lavoratori completamente "in nero", ovvero impiegati senza alcuna comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro. Inoltre, sono stati trovati 14 lavoratori irregolari, assunti con contratti "a chiamata" ma senza la necessaria comunicazione di inizio prestazione da parte del datore di lavoro.
Le violazioni riscontrate sono state segnalate all'Ispettorato Territoriale del Lavoro, che avrà il compito di avviare le successive fasi del procedimento. Le sanzioni amministrative previste per ogni esercizio commerciale coinvolto possono variare da 50 mila euro a oltre 320 mila euro. Inoltre, in casi particolarmente gravi, come quello in cui il personale non registrato rappresenta il 10% o più del totale dei lavoratori presenti, potrebbe essere adottato un provvedimento di sospensione dell'attività.
Un esempio emblematico delle irregolarità riscontrate è quello di un'attività nel settore della somministrazione di alimenti a Cittadella. Qui, è stato scoperto un lavoratore che operava senza un contratto regolare da oltre due anni, ricevendo retribuzioni in contanti.
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