Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Operazioni Guardia di Finanza

Truffe sulla cittadinanza italiana: scoperto un sistema fraudolento a Treviso

Scoperto un sistema di frode per la cittadinanza italiana a Treviso: coinvolti 157 brasiliani e 10 indagati

Truffe sulla cittadinanza italiana: scoperto un sistema fraudolento a Treviso

In provincia di Treviso, un'indagine meticolosa ha portato alla luce un complesso sistema di frode che ha permesso a 157 cittadini brasiliani di ottenere la cittadinanza italiana in modo illecito. Un'operazione che ha visto coinvolti dieci indagati, tra cui sei titolari di agenzie di disbrigo pratiche e tre membri della polizia locale del comune di Crocetta del Montello. La vicenda, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, ha messo in evidenza un disegno criminoso ben orchestrato, che ha sfruttato le maglie della legge sul riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis.

Le indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso hanno rivelato un sistema ben strutturato, ideato da sei cittadini brasiliani operanti in Italia da diversi anni. Questi individui, titolari di agenzie di affari nella provincia di Treviso, hanno creato un meccanismo fraudolento per far apparire come sussistente il requisito di residenza nel comune di Crocetta del Montello, necessario per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti di italiani nati all'estero.

Gli indagati si adoperavano per predisporre false dichiarazioni di ospitalità e fornire assistenza logistica e burocratica ai connazionali interessati. Inoltre, istruivano i sudamericani sulle informazioni da rilasciare ai pubblici ufficiali incaricati delle verifiche sulle singole pratiche e seguivano attivamente l'iter dei procedimenti amministrativi, richiedendo frequentemente aggiornamenti ai dipendenti comunali. Tra il 2018 e il 2022, i titolari delle agenzie hanno gestito l'arrivo e la permanenza dei connazionali in Italia, allocandoli temporaneamente presso 18 appartamenti di cui avevano la disponibilità.

Grazie a questo espediente, i 157 cittadini extracomunitari riuscivano a far risultare come "residenze/dimore abituali" gli appartamenti, tutti ubicati nel comune di Crocetta del Montello, dove soggiornavano solo per pochi giorni. In tempi brevi, ottenevano la cittadinanza italiana e i documenti necessari per la circolazione nell'Unione Europea e in altri Stati. Una volta iscritti nelle liste dei residenti del comune, molti di loro variavano la propria posizione dichiarandosi residenti AIRE e trasferendosi in altri paesi dell'UE, spesso per motivi di lavoro. Questo cambio di residenza era necessario per consentire ad altri sudamericani di occupare le case messe a disposizione dalle agenzie, perpetuando così il ciclo di condotte illecite.

Per i servizi resi dalle agenzie, ogni connazionale che otteneva la cittadinanza italiana corrispondeva una somma di circa 3 mila euro. Un prezzo che, per molti, rappresentava il biglietto d'ingresso verso un futuro con maggiori opportunità, grazie alla possibilità di muoversi liberamente in Europa e accedere a un mercato del lavoro più ampio.

L'operazione della Guardia di Finanza di Treviso si inserisce in un più ampio e costante monitoraggio dei soggetti richiedenti la cittadinanza italiana. L'obiettivo è salvaguardare la correttezza delle procedure di attribuzione di tale diritto, tutelando il regolare impiego delle risorse pubbliche e contrastando l'utilizzo strumentale della cittadinanza italiana per spostarsi nei paesi dell'Unione Europea e negli altri Stati con cui vigono accordi che facilitano la libera circolazione delle persone. Inoltre, si punta a prevenire possibili alterazioni del mercato del lavoro connesse alla prestazione di manodopera a basso costo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione