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Arrestato per truffa e appropriazione indebita

Ingegnere russo arrestato in Italia: la tuta da sci che ha svelato un intrigo internazionale

Un ingegnere russo rischia l'estradizione per una tuta da sci: il caso solleva questioni sui diritti umani e la diplomazia

Ingegnere russo arrestato in Italia: la tuta da sci che ha svelato un intrigo internazionale

Un pomeriggio di shopping all'Outlet di Noventa di Piave si è trasformato in un incubo legale per un ingegnere russo residente in Germania. L'uomo, cinquantenne, si è trovato al centro di una complessa vicenda giudiziaria che ha messo in luce le tensioni diplomatiche tra l'Europa e la Russia. 

L'ingegnere, il cui nome non è stato reso noto, si era recato a Noventa di Piave per acquistare una tuta da sci. Tuttavia, non appena ha presentato il suo documento d'identità, la polizia italiana è intervenuta per arrestarlo. Il motivo era un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Oktyabrsky, nella città russa di Saratov. Le accuse, che risalgono al periodo tra il 2020 e il 2022, riguardano truffa e appropriazione indebita, reati che in Russia possono comportare fino a dieci anni di reclusione.

Fortunatamente per l'ingegnere, la sua permanenza in carcere è stata breve. Difeso dall'avvocato milanese Lorenzo Nicolò Meazza, l'uomo ha visto revocare le misure cautelari grazie a un intervento del Ministero della Giustizia italiano. Il provvedimento, firmato dal direttore generale Mariaemanuela Guerra, ha tenuto conto della delicata situazione internazionale e delle violazioni dei diritti umani da parte della Russia. Dal marzo 2022, infatti, la Russia è stata espulsa dal Consiglio d'Europa a seguito dell'invasione dell'Ucraina, cessando così di essere parte della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

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