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Cresce l'allarme truffe informatiche nel Vicentino: cinque denunce al giorno nel 2023

Nel Vicentino, un'ondata di truffe informatiche ha colpito i venditori online, con un picco di cinque denunce quotidiane

truffa-online

immagine di repertorio

Nel Vicentino, un fenomeno inquietante sta prendendo piede: le truffe informatiche. Nel 2023, la provincia ha registrato ben 4.977 denunce per raggiri online, posizionandosi al 19esimo posto in Italia per numero di casi. Un dato che non accenna a diminuire, con la questura che raccoglie mediamente due-tre denunce al giorno, con picchi di cinque casi segnalati in sole 24 ore. A queste si aggiungono le denunce raccolte dai carabinieri, dipingendo un quadro allarmante di un fenomeno in crescita.

Le storie che emergono dalle denunce sono spesso simili. I truffatori prendono di mira persone che cercano di vendere oggetti di seconda mano su noti siti di annunci. Il modus operandi è semplice ma efficace: il venditore viene contattato da un presunto acquirente che si mostra interessato all'acquisto e richiede un numero di telefono per discutere i dettagli. Successivamente, propone di effettuare il pagamento tramite metodi come Postepay, bancomat o bonifico.

Una volta ottenuta la fiducia del venditore, il truffatore lo invita a recarsi a uno sportello ATM, promettendo di accreditare il denaro sul conto collegato alla carta inserita. A questo punto, il malintenzionato fornisce un numero di carta da digitare, sostenendo che si tratta del riferimento per l'ordine, e chiede di selezionare l'importo pattuito. In realtà, il venditore, ignaro, sta trasferendo denaro al truffatore. In altri casi, il finto acquirente afferma di aver effettuato un bonifico e che è necessario andare al bancomat per riscuoterlo, ripetendo lo stesso inganno.

Oltre ai raggiri legati alla vendita di oggetti, un'altra forma di truffa informatica sta prendendo piede: le "romance scam" o truffe romantiche. Queste colpiscono la sfera emotiva delle vittime, spesso persone tra i 50 e i 60 anni, che hanno vissuto relazioni sentimentali difficili. Il truffatore crea un profilo falso sui social, utilizzando foto rubate dalla rete, e inizia a chattare con la vittima. Una volta conquistata la fiducia, inizia a chiedere denaro, sostenendo di trovarsi in difficoltà economiche o di dover acquistare un biglietto aereo per incontrare la vittima.

Nonostante i metodi utilizzati dai truffatori non siano particolarmente sofisticati, il numero di persone che cade in queste trappole è in aumento. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, le somme sottratte si aggirano tra i 50 e i 100 euro, ma sono testimoniati casi di truffe per diverse migliaia di euro anche col tranello del bancomat. Tuttavia, sono le truffe romantiche quelle statisticamente più dannose.

Alla luce di questi eventi, emerge la necessità di una maggiore consapevolezza da parte degli utenti. È fondamentale diffidare di richieste di denaro inusuali e verificare sempre l'identità degli acquirenti. Le forze dell'ordine continuano a lavorare per arginare il fenomeno, ma la prevenzione resta l'arma più efficace.

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