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Sicurezza sul lavoro
21.10.2024 - 16:15
Immagine di repertorio
I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Vicenza hanno messo i sigilli a un laboratorio tessile gestito da un imprenditore cinese di 57 anni a Romano d'Ezzelino, in provincia di Vicenza. Durante un controllo in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, le forze dell'ordine hanno riscontrato gravi irregolarità, tra cui l'utilizzo di macchinari privi di sistemi di sicurezza e l'assenza della documentazione necessaria per il loro impiego.
La situazione era ulteriormente aggravata dalla scoperta di alcuni locali del laboratorio adibiti a dormitorio per i dieci operai, tutti cittadini cinesi regolarmente presenti in Italia, che lavoravano e vivevano nello stesso stabile. Gli operai, impegnati nella lavorazione di tessuti e nella confezione di abiti, operavano in condizioni inaccettabili e pericolose.
A seguito dell’ispezione, l'attività è stata immediatamente sospesa e il laboratorio chiuso. L’imprenditore responsabile è stato sanzionato per un importo di 28.000 euro. Il caso solleva nuovamente interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori e le condizioni nei settori a rischio sfruttamento.
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