Scopri tutti gli eventi
Crisi del Sistema Sanitario
23.10.2024 - 15:05
Immagine di repertorio
La FIMMG Veneto denuncia una situazione allarmante legata al malfunzionamento del Servizio Accoglienza Regionale (SAR), evidenziata in un comunicato lo scorso 10 ottobre. Solo quindici giorni fa, il servizio era andato in tilt per tre giorni consecutivi, e ora il problema si ripresenta, con la piattaforma che consente ai medici di famiglia di prescrivere farmaci e accertamenti diagnostici che di nuovo non funziona. Questa situazione si verifica almeno una volta alla settimana, creando disagi considerevoli.
I pazienti, in particolare i più vulnerabili, si trovano costretti a recarsi di persona negli ambulatori per ritirare le prescrizioni cartacee, subendo ritardi nelle cure. I medici di Medicina Generale e il loro personale sono costretti a gestire un sovraccarico di lavoro, rendendo difficile la gestione ordinaria dell’ambulatorio.
«Oggi abbiamo di nuovo un disastro con il SAR», ha affermato Maurizio Scassola, segretario regionale di FIMMG Veneto. «La Medicina Generale è esasperata e la situazione è insostenibile. I disservizi della piattaforma regionale creano gravi problemi alla popolazione e a noi. Siamo arrivati al limite».
Antonio Broggio, segretario di FIMMG Padova, ha evidenziato ulteriori difficoltà: «I cittadini non trovano in farmacia le ricette richieste, e noi medici perdiamo tempo prezioso nel tentativo di inviarle. Quando il SAR riprende a funzionare, spesso arrivano solo 2 o 3 prescrizioni».
In un periodo di campagna vaccinale, i disservizi infliggono un duro colpo al lavoro dei medici e al personale degli studi. I pazienti, frustrati, esprimono le loro lamentele, costringendo i medici a gestire anche il malcontento.
Di fronte a questa crisi, FIMMG Veneto chiede un incontro urgente con la Regione e i responsabili del servizio informatico per affrontare un problema che sembra di natura strutturale. «Non possiamo permettere che la cura dei cittadini veneti dipenda da un servizio carente, che necessita di riforme profonde», affermano Scassola e Broggio.
«Siamo arrivati al limite della sopportazione e non escludiamo forme significative di protesta per difendere il nostro lavoro e l'assistenza ai pazienti. L’obiettivo è chiaro: il SAR deve funzionare in modo regolare ed efficiente, al servizio dei cittadini e non come un'arma di tortura!», concludono i medici.
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516